L’Aquila, un progetto per riqualificare Piazza Duomo e restituirle l’antico splendore. È quello su cui l’Amministrazione comunale intende aprire un confronto con la città.
“La partecipazione è un valore fondante della nostra idea di governo della città. – dichiarano in una nota congiunta il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e il presidente della commissione Gestione del territorio Raffaele Daniele – Per questa ragione intendiamo sottoporre all’attenzione della comunità aquilana una proposta che ci ha inviato l’architetto Maurizio Mucciola, aquilano di nascita e ora londinese di adozione. Si tratta di un coraggioso progetto di riqualificazione di piazza Duomo. Un’idea che ben si innesta con il disegno complessivo di rigenerazione urbana del centro storico dell’amministrazione comunale”.
“Il progetto, parte da un segno distintivo della piazza nei primi anni del Novecento, costituito dalla presenza di alberi in quello che è sempre stato il cuore e il fulcro della vita cittadina. – aggiungono sindaco e presidente -Riteniamo che questa proposta possa rappresentare una sintesi tra memoria, futuro e orgoglio aquilano. Le presenze arboree, infatti, oltre a fornire zone di ombra e di frescura nei mesi estivi, forniscono una scenografia naturale che varia con il mutare delle stagioni e conferiscono un’atmosfera suggestiva a beneficio di chi la vive quotidianamente”.
“Nel progetto – spiegano – viene salvaguardata la possibilità di svolgimento dello storico mercato cittadino ed è previsto uno spazio centrale per l’allestimento di palchi, oltre ad un’installazione commemorativa con 309 luci a led, per non dimenticare la tragedia che ha colpito il nostro territorio. Per tali ragioni, d’accordo con l’assessore alla Pianificazione Luigi D’Eramo, abbiamo deciso di sottoporre preliminarmente l’idea alla città, per poi portare il dibattito nella competente Commissione consiliare, alla presenza di tutti gli attori istituzionali interessati, anche al fine di approfondirne tutti gli aspetti e di presentarla integralmente”.
“Condividere – concludono Biondi e Daniele – un disegno di città significa, essenzialmente, passare per un coinvolgimento diretto della municipalità, ed è per questa ragione che riteniamo propedeutico un momento di confronto quanto più possibile ampio”.