Polemiche per i vaccini anti-covid alla Asl provinciale dell’Aquila. Molti cittadini contestano il modello di convocazione delle persone appartenenti alle fasce a cui è stata data la precedenza, in particolare gli ultra 80enni.
Soprattutto parenti di questi ultimi denunciano il fatto che molti di coloro che sono iscritti nella piattaforma vengono vaccinati dopo rispetto a cittadini che si prenotano per telefono. Cittadini che spesso sono più giovani, facendo parte probabilmente di categorie come quelle degli insegnanti o delle forze dell’ordine. Un numero di telefono – viene sottolineato – che comunque non viene pubblicizzato. Un gruppo di anziani ha poi spiegato che nei giorni scorsi i locali dell’ex asilo di via Ficara all’Aquila, dove è in funzione il centro vaccinale, non erano riscaldati a sufficienza. Ragione per la quale hanno avuto disagi nello spogliarsi al fine di ricevere di ricevere la dose:
“Senza un riscaldamento efficace corriamo il rischio di ammalarci. E meno male che siamo considerati categoria fragile”, denuncia il gruppo di anziani. La struttura, di proprietà del Comune e sede dell’ex asilo nido, è in funzione dal primo marzo ed è l’unica sede di somministrazione per L’Aquila del vaccino contro il covid che fino a qualche giorno fa è avvenuta all’ospedale San Salvatore. A breve, però, è prevista l’attivazione di un secondo punto di inoculazione nella zona Est della città.