Francavilla, uccisa per mille euro di affitti arretrati. Una discussione per alcuni affitti arretrati finisce in tragedia a Francavilla al Mare. Monia Di Domenico, psicologa 45 enne di Pescara originaria di Corropoli è stata uccisa dall’inquilino del suo appartamento in in Via Monte Sirente al confine tra Pescara e Francavilla al Mare.
Un inquilino moroso che uccide la padrona di casa con inaudita violenza. Un omicidio assurdo quello avvenuto ieri a Francavilla al Mare dove Monia Di Domenico, psicologa 45 enne di Pescara, originaria di Corropoli, è stata uccisa per mille euro di affitti arretrati dall’inquilino del suo appartamento di Via Monte Sirente, al confine tra Pescara e Francavilla al Mare. Giovanni Iacone, 48 anni, di origini abruzzesi ma nato a Firenze, ai carabinieri e al PM Giuseppe Falasca avrebbe riferito che al culmine della discussione con Monia Di Domenico è stato preso da un raptus e di averla colpita per tre volte con violenza alla testa con un sasso, uno degli oggetti presenti nell’appartamento ammobiliato che la vittima aveva arredato con cura e in cui erano presenti sovernirs dei numerosi viaggi che la donna aveva compiuto . L’ultimo era in programma a Parigi proprio in questi giorni. A chiamare i carabinieri è stato un vicino di casa dopo aver sentito rumori e le grida di aiuto di Monia Di Domenico. La psicologa da Pescara, nel pomeriggio di ieri poco dopo le ore 17, aveva raggiunto l’ appartamento a Francavilla al Mare per chiedere al suo inquilino il pagamento della somma dovuta. Alla richiesta dei soldi sarebbe nata una discussione poi degenerata. L’uomo avrebbe affermato che,dopo essere stata colpita alla testa, la sua padrona di casa è caduta su un tavolino di vetro che è andato in frantumi e che uno dei pezzi le ha reciso la gola. Giovanni Iacone, con un passato da cuoco e pizzaiolo, già finito in manette nel 2014 per rapina, è separato con quattro figli. Attualmente si arrangiava svolgendo lavori saltuari per arrivare a fine mese. E’ stato sorpreso dai Carabinieri mentre cercava di nascondere il cadavere nella mansarda, dopo averlo avvolto in un lenzuolo bianco e poi portato in spalla fino al quarto piano della palazzina, per tentare di occultarlo o probabilmente per depistare le indagini. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Chieti e della stazione di Francavilla , il pm Falasca, il medico legale Cristian D’Ovidio per l’ispezione cadaverica e gli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri per i rilievi tecnici. L’Appartamento è stato posto sotto sequestro conservativo. Nei prossimi giorni, anche in base ai risultati dell’autopsia, che dovrebbe essere effettuata entro sabato , i carabinieri faranno un nuovo sopralluogo. Nell’abitazione sono state repertate le schegge del tavolino in vetro andato in frantumi nella colluttazione. Ed è proprio uno di quei pezzi di vetro che avrebbe causato la ferita mortale al collo di Monia Di Domenico.
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