È tornata l’acqua a Lanciano e nei 37 comuni della provincia di Chieti, rimasti a secco dal giorno di Santo Stefano a causa di un guasto alle condutture idriche. Utenti contro i disservizi della Sasi che aumenta le bollette.
A causare i disagi era stata una tripla rottura all’acquedotto del Verde a Fara San Martino. La rabbia degli utenti si è scagliata tutta contro la Sasi, la società che gestisce il servizio idrico in 87 comuni della provincia di Chieti e che nei giorni scorsi aveva annunciato un aumento delle tariffe in bolletta.
L’ultima rottura, quella che ha lasciato coi rubinetti a secco 38 comuni, ha generato malumori proprio in ragione dei frequenti disservizi, che Gianfranco Basterebbe, presidente della Sasi, giustifica con le condutture vecchie di 50 anni e con la natura dei territori soggetti a continui smottamenti. La vera emergenza sarebbe però quella del versante vastese, dove occorrerebbe un intervento da 30 milioni di euro che però non ci sono.
E dunque, in assenza di operazioni definitive e risolutive, si corre ai ripari, effettuando piccole riparazioni che consentono di limitare i disagi.
Alle 7 di ieri mattina, venerdì 27 dicembre 2019, il guasto è stato riparato, ma l’acqua è tornata a scorrere dai rubinetti degli utenti infuriati soltanto in tarda serata.