L’associazione Ascom Abruzzo che, lo ricordiamo si occupa di commercio, turismo e servizi, incontra imprese e professionisti. E lo fa nell’assemblea annuale, tenuta qualche giorno fa all’Hotel Villa Medici di Rocca San Giovanni.
Nutrita la partecipazione, sia da parte delle aziende che di amministratori comunali e regionali. L’attenzione, quest’anno, è stata incentrata sulle difficoltà, soprattutto da parte delle piccole e micro imprese, che costituiscono il 90 per cento del tessuto produttivo di Abruzzo e Molise, di accesso al credito.
“Questione – dice Angelo Allegrino, presidente di Ascom Abruzzo – che continua a rappresentare un’emergenza. Il sistema bancario sta cambiando e questo mutamento coinvolge tutti e si abbatte sul mondo del lavoro e sulle famiglie. Bisognerebbe che la politica adottasse misure adeguate alle necessità del momento”. I Comuni sono stati sollecitati “ad introdurre agevolazioni fiscali e a prestare maggiore attenzione alle piccole realtà imprenditoriali”.
Numerosi gli interventi sull’argomento. Da evidenziare quelli dell’assessore del Comune di Vasto, Luigi Marcello; dell’assessore Giovanni Finoro, di Fossacesia; dell’assessore Tonino Marcello di San Salvo; dei consiglieri regionali Manuele Marcovecchio e Sabrina Bocchino della Lega e Sara Marcozzi e Francesco Taglieri del Movimento 5 Stelle: questi ultimi hanno spiegato che col taglio degli stipendi dei consiglieri pentastellati abruzzesi sono state finanziate decine di piccole aziende. Presenti anche il consigliere regionale Fabrizio Montepara e l’assessore regionale Nicola Campitelli: il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che ha ricordato come la sua amministrazione si stia muovendo a favore del commercio; Marco Camplone, presidente dell’Associazione Nuova Pescara; Gianluca De Santis, funzionario della Camera di commercio di Chieti; Viviana Natale, funzionaria Confesercenti Abruzzo; Fabrizio Rapposelli, della Commissione Attività produttive del Comune di Pescara.
Riconoscimenti, per aver “realizzato, con grande senso di responsabilità sociale, un’impresa di qualità, contribuendo alla crescita economica e sociale del territorio ma anche al suo prestigio”, sono stati assegnati a Massimo Ranieri, presidente Ecolan Spa; Giovanni e Aldo Ferrante, di “Ferranfrutta” di Lanciano; Angelo Di Nardo, dell’Istituto di vigilanza “Aquila”; Rocco Finardi, titolare di “Gramburgher”; all’azienda “Celiberti Beverage” di Atessa; a Michele Samuele Borgia, presidente Bcc Cappelle sul Tavo; all’imprenditore Franco Musa, presidente Ascom Abruzzo Ortona; a Marco Solfanelli, presidente degli Editori abruzzesi e titolare dell’omonima casa editrice e di “Tabula Fati”; a Giuliano Siciliano, che per 42 anni è stato direttore Enasco-Confcommercio, “dimostrando che si può essere un eccellente funzionario”; a Maurizio Trevisan, presidente del “Settembre Lancianese” che ha “dimostrato che si possono organizzare manifestazioni che riescono a produrre economia, cultura e divertimento; all’azienda “Creavini” di Casoli; all’azienda di trasporto Di Fonzo; all’avvocato Ivan Notaristefano “che è riuscito a far assurgere a livello nazionale la difesa del marchio Ascom Abruzzo”.
Saluti sono arrivati per l’occasione da Beppe Ghisolfi, vicepresidente Gruppo Europeo delle Casse di Risparmio, e da Gennaro Strever, presidente della Camera di Commercio Chieti Pescara. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha inviato una lunga lettera in cui afferma che “occorre una riforma ragionata del Testo unico del commercio, un intervento di riordino e riorganizzazione che dia nuove certezze… Un negozio chiuso – prosegue Marsilio – non è soltanto u problema per il commerciante che abbassa la saracinesca, ma un impoverimento di tutta la collettività. Il commercio è storia, è tradizione, è vitalità e valore del e per il territorio. Bisogna incentivare – evidenzia – chi decide di aprire una nuova attività, detassando e facilitando gli iter amministrativi. Il settore va ripensato in termini di marketing turistico territoriale… Ho avuto modo di conoscere Allegrino e so in quali ambiti sia opportuno intervenire. Sulla grande distribuzione, per fare un esempio, si sarebbe potuto, porre un freno, perché ha provocato la chiusura di una miriade di attività, in particolare nei piccoli comuni e nei centri storici, causandone anche lo spopolamento. La Regione – conclude – si sta attivando, di concerto con i Comuni, con iniziative sia economiche che organizzative, per rendere più facile la sopravvivenza di piccole e medie aziende commerciali che sono state e sono lo zoccolo duro della nostra economia…”.