Il dirigente scolastico e docente di Lanciano, Marcello Rosato, 48 anni, è stato condannato dal Tribunale di Chieti a tre anni e sei mesi di reclusione per l’accusa di abusi sessuali con un alunno
minorenne, con abuso dei poteri connessi alla sua funzione.
Il collegio, presidente Guido Campli, giudici a latere Maurizio Sacco e Giulia Colangeli, ha pronunciato la condanna, come chiesto anche dal difensore, l’avvocato Alessandro Troilo, in continuazione con il patteggiamento, a un anno e sei mesi dinanzi al Gip del Tribunale dell’Aquila – divenuto definitivo nello scorso gennaio – nel procedimento che vedeva Rosato accusato di prostituzione minorile con un ragazzino di 16 anni.
Il Tribunale di Chieti ha anche applicato a Rosato l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno. In sostanza, quando la sentenza diventerà definitiva, non potrà più insegnare. Nel frattempo resta sospeso dall’insegnamento e con l’obbligo di firma. Il pubblico ministero Marika Ponziani aveva chiesto la condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione.
Secondo l’accusa i fatti risalgono al periodo compreso tra settembre 2017 e aprile 2018 e sono avvenuti sia all’interno della scuola superiore di Ortona, di cui Rosato era dirigente, sia nella casa dell’uomo a San Vito Chietino. Il difensore dell’imputato ha annunciato ricorso in appello.