Caro libri, come salvarsi dalla stangata

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, anche per le famiglie abruzzesi si ripropone il problema del caro libri. La spesa media per il solo acquisto dei testi scolastici per uno studente del primo anno delle scuole secondarie di secondo grado, una volta comunemente chiamate scuole superiori, si attesta tra i 300 ed i 500 euro.

Con la ripresa dell’anno scolastico, infatti, per le famiglie torna il solito problema dei costi dei testi e materiali di studio da affrontare per garantire l’istruzione dei propri figli. Come evitare la stangata? La soluzione più frequente è il mercato del libro usato. Mentre sempre più spesso si acquista il testo nuovo on line. Tramite Amazon il risparmio medio si attesta sul 15% del prezzo di listino. A livello nazionale, la spesa per la didattica a carico delle famiglie, secondo un’indagine, realizzata da Doxa, dell’Osservatorio Findomestic, ammonta mediamente a 611 euro, con le dovute differenze se a studiare in famiglia è un ragazzo soltanto o più di uno. La spesa maggiore è proprio per libri e dizionari, seguiti dalla cancelleria e, infine, anche dai trasporti. La maggioranza si rivolge al nuovo, in crescita gli acquisti on line. L’usato tuttavia non muore: librerie e “passamano” tra studenti recuperano terreno sui tradizionali mercatini. Il mercato del nuovo, dunque, resta la scelta privilegiata: il 28% dei ragazzi metterà in cartella solo libri freschi di stampa e un altro 27% cercherà di averli prevalentemente nuovi. A conti fatti più della metà degli studenti – il 55% – avrà libri di testo nuovi. Il motivo? Per avere edizioni sempre aggiornate (28%) ma soprattutto per avere pagine senza sottolineature o appunti (42%). L’usato però rimane un’alternativa molto gettonata, riprendendo quota rispetto al passato e attestandosi al 45%, tra chi punterà solo vecchie edizioni (il 14%) e chi prenderà di ‘seconda mano’ la maggior parte dei libri scolastici (31%). Tra questi, qualcuno spera ancora di rimediare qualche libro usato gratis: il 22% facendoseli dare da amici e parenti, il 7% attingendo dal sistema di scambio organizzato dalla propria scuola, il 2% cercando online. Continuano invece a non convincere gli e-book, i libri digitali. Potendo scegliere tra formato cartaceo ed elettronico, i ragazzi non hanno dubbi: per il 54% sempre meglio al prima soluzione, mentre un altro 30% sceglierebbe il digitale ma solo per alcune materie; solo il 16% opterebbe per l’e-book, indipendentemente dalla materia. Forse perché, nonostante passino tutto il giorno sui dispositivi elettronici, gli studenti non sembrano essere ancora attrezzati per studiare supportati dalla tecnologia: il 31% non ha un tablet, il 32% ce l’ha ma non lo utilizza per la scuola, l’8% usa quello dei genitori. Solo 1 su 5 (il 20%) ha un tablet tutto suo da usare per scopi didattici. Infine, per le famiglie in difficoltà c’è la possibilità di richiedere il rimborso della spesa per i libri. In questo caso bisogna attestare un ISEE non superiore ai 18.500 euro annui e la scadenza per le domande è prevista per il 28 dicembre prossimo.

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Fabio Lussoso: