Un migliaio di alpini provenienti da diversi Comuni dell’Abruzzo, dal vicino Molise e persino un gruppo da Lodrino nel Canton Ticino hanno attraversato le strade di San Salvo partecipando alla sfilata conclusiva del terzo raduno della Settima zona delle Penne nere.
Manifestazione che ha dimostrato come in Italia gli alpini siano una realtà viva e operosa con le loro tradizioni, la loro amicizia e la non comune solidarietà e la capacità di creare aggregazione e simpatia tra la gente. Appuntamento regionale patrocinato dalla locale sezione dell’Associazione nazionale alpini (Ana) e dall’Amministrazione comunale di San Salvo. Il corteo è stato aperto dalla Fanfara degli Alpini di San’Agapito seguita dagli striscioni di tutte le sezioni partecipanti nel ricordo del caduti di tutte le guerre nella difesa dell’Italia.
“La presenza degli alpini a San Salvo – ha detto nel suo saluto il sindaco Tiziana Magnacca – è un grande privilegio riservato alla nostra Città, nell’anno del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. Senza gli alpini non ci sarebbe l’Italia. La memoria delle loro imprese, seppur con lo scorrere del tempo, non è mai venuta meno tanto che gli alpini sono celebrati come uno dei miti fondanti dell’Italia unita”.
Il terzo raduno regionale si è concluso all’ingresso della Città di San Salvo dove insiste la Rotonda degli Alpini con lo scoprimento di una targa dedicata alle Penne nere, dove sventola sempre un tricolore, e la deposizione di corona in memoria dei caduti in guerra e nelle missioni di pace.