Vaccinazioni Chieti, il sindaco: “Per vaccinare faremo la nostra parte. L’ex asilo Peter Pan sarà utilizzabile, ristrutturato, come sede vaccinale, ma in tempi non rapidi e con un futuro da distretto altrimenti resta asilo. Pronta da subito anche la palestra di Colle dell’Ara”
Il sindaco Diego Ferrara ha fatto stamane in conferenza stampa il punto sulla disponibilità di spazi comunali da destinare a sedi vaccinali sulla mobilitazione delle forze economiche per coprire i costi di adeguamento della sede dell’ex asilo Peter Pan, individuata come una delle sedi cittadine dove convogliare la vaccinazione di massa.
“Siamo d’accordo con la linea governativa sul cambio di passo relativamente ai vaccini per raggiungere al più presto l’immunizzazione della popolazione; Siamo consapevoli che è necessario accelerare i tempi della vaccinazione anche sul territorio, perché solo così potranno calare i contagi, le esperienze fatte altrove (America, Scozia, Grecia) lo dimostrano – così il sindaco Diego Ferrara – Grazie agli screening abbiamo rodato luoghi, personale e organizzazione per cui siamo pronti a operare non appena avremo un piano vaccinale certo su cui ragionare e l’amministrazione farà di tutto per supportare questa operazione. Proprio per accelerare e agire subito siamo in condizioni di rendere disponibile anche la palestra di Colle dell’Ara, che è pronta per poter essere sede vaccinale anche da domani, così come ci stiamo attivando anche con la Camera di Commercio per vagliare la disponibilità del centro espositivo del foro boario che secondo noi ha tutte le caratteristiche per essere utilizzato allo scopo.
Ringraziamo la città che in una vera e propria corsa alla solidarietà ha risposto al nostro appello per fare i lavori all’ex asilo Peter Pan, dopo la richiesta di sostegno ci sono giunte tante disponibilità da parte di imprenditori e realtà locali che hanno offerto le opere e le risorse economiche necessarie ad agire per rendere fruibile quella struttura. Li ringraziamo doppiamente perché da sopralluoghi e studi fattibilità fatti in questi giorni con la Asl è emerso un quadro di interventi più complesso di quello che ci eravamo prospettati, dunque serviranno più risorse e più tempo per agire, ma si lavorerà comunque a ritmo serrato per non far mancare questa disponibilità. Per questa mobilitazione senza precedenti nei confronti della città, perché hanno risposto davvero tante realtà pronte a partecipare che ci consente di coprire i costi, sentiamo forte anche la responsabilità di scrivere per la struttura il futuro che la città stessa ci chiede: quegli spazi sarebbero ideali per ospitare il Distretto sanitario di base che in quella parte di città è venuto a mancare per decisione della Asl, senza che la soluzione prospettata offra alternative concrete in tempi brevi. E questa era l’intenzione originaria ed esplicita, finché la Asl non ci ha comunicato che gli spazi in futuro sarebbero divenuti sede del consultorio, di cui non avevamo parlato, ma che è peraltro già operativo in più luoghi in città.
È necessario condividere chiaramente la destinazione dei locali, perché se il Comune deve privarsi di spazi che ci consentirebbero, fra l’altro di riaprire un asilo nido comunale pronto in una zona cittadina idonea e venendo incontro anche ad altre esigenze sociali, è indispensabile che sia per una finalità che la città ritiene utile e consona al momento attuale, altrimenti, una volta riqualificato, tornerà ad essere nido. A maggior ragione perché la riqualificazione è stata promossa dalla città stessa, mentre in altri centri si è agito in modo diverso, visto che a Guardiagrele la Asl ha messo a disposizione 171.980 euro, di adeguamento tecnico funzionale per la realizzazione del centro vaccinale, come leggiamo nella delibera n. 226 del direttore generale del 2 marzo 2021, relativa al progetto di fattibilità tecnico ed economica per i lavori di adeguamento tecnico-funzionale per realizzazione centro vaccinale nel Presidio territoriale di assistenza di Guardiagrele. Perché non si è prospettata un’operazione simile anche per Chieti, ad esempio con la sede dell’ex Inam di via Martiri Lancianesi? Una struttura abbandonata da poco dagli uffici, in condizioni ottime, con un parcheggio a servizio degli utenti, ascensori, perché l’Amministrazione si deve scervellare per trovare altri punti?”