Usura ai danni di un agricoltore, quattro condanne. Tra gli imputati anche un ex direttore di filiale di un istituto di credito.
Il Tribunale di Chieti ha condannato quattro persone per usura, con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di una persona che esercitava attività artigianale. Otto anni di reclusione e 15.000 euro di multa sono stati inflitti a un 63enne originario di Ortona, all’epoca dei fatti direttore di una filiale di banca, estranea alla vicenda; 7 anni e 10.000 euro ciascuno sono stati inflitti a un 58enne di Pescara, un 57enne pure di Pescara e un 62enne di Montesilvano. I quattro sono stati anche condannati a risarcire i danni in separato giudizio e ad una provvisionale di 10.000 euro alla moglie e ai due figli della vittima che si sono costituiti parte civile. La vittima era il titolare di una ditta individuale che operava nel settore dell’agricoltura: l’uomo, probabilmente a causa della difficile situazione economica in cui si trovava, si tolse la vita, impiccandosi, alla fine di gennaio del 2012. I fatti contestati nel processo ai quattro imputati riguardano le condizioni usurarie per alcuni prestiti fatti all’agricoltore nel 2011 e 2012. Un prestito che la vittima garantì consegnando due assegni da 20.000 euro ciascuno e poi altri due assegni, da 15.000 euro e da diecimila. A tali somme si aggiunsero 6.500 euro ovvero il ricavato della vendita di un trattore.