Terremoto L’Aquila, sit-in di protesta per scuole sicure. Duecento persone tra docenti e studenti hanno manifestato per chiedere un liceo sicuro e adeguato sismicamente a L’Aquila. La protesta pacifica è stata fatta in via Leonardo Da Vinci, attuale sede del ‘Cotugno’, istituto d’istruzione con diverse specializzazioni erede dello storico Liceo Classico cittadino. Alla base della protesta la scoperta di un indice di vulnerabilità sismica molto basso (0,27) in alcuni corpi dell’immobile.
Gli studenti hanno anche lanciato l’hastag #sicuridamorire con cui cercare foto, video e interventi per dare rilievo alla mobilitazione. Come spiegato da Andrea Bernardi, rappresentante del consiglio d’istituto, “una settimana fa siamo stati convocati in una riunione con sindaco, Pietrucci, delegazione della Provincia e mamme. È emerso che dovevamo abbandonare questa struttura in quanto non adeguata a livello sismico in quanto quattro lotti su otto hanno vulnerabilità tra 0,26/0,27 rispetto a 1 che è la massima sicurezza sismica. Dopo quella riunione avevamo dei dubbi, ma non abbiamo voluto creare allarmismo. Mercoledì grazie alla chiusura per la neve si è evitato tutto quello che poteva succedere”.
“Da sabato – spiega Andrea Amarii rappresentante insieme a Bernardi del consiglio d’istituto – abbiamo iniziato a riprendere la situazione di cui solo noi che eravamo presenti in comune qualche giorno prima eravamo a conoscenza. Volevamo metterci in contatto con le istituzioni per capire se sono stati presi provvedimenti”. “Le istituzioni si sono mostrate latitanti non rispondendo a telefono – aggiunge lo studente Federico Pupi – capiamo il momento: Pietrucci era impegnato a Montereale, ma anche la nostra sicurezza è un valore assoluto e inviolabile. I genitori, i docenti, gli stessi studenti erano ignari del pericolo imminente. La Provincia ci aveva detto che i documenti con l’indice di vulnerabilità sismica erano stati inviati alla scuola, ma non era vero. La preside ha ricevuto un disco solo pochi giorni prima di Natale e questa scuola è in funzione da poco dopo il terremoto del 2009. Questi dati erano pronti da marzo 2013 e sono arrivati solo adesso”.