I 19 sindaci dei comuni interessati dal passaggio della Ciclovia Adriatica hanno incontrato stamani a Pescara l’assessore regionale allo Sviluppo Economico ed al Turismo Mauro Febbo, per fare il punto della situazione sull’importante infrastruttura riservata alle due ruote e per evidenziare le criticità ancora esistenti.
Dei 131 Km di strada ciclabile attualmente sono percorribili soltanto 85 chilometri. L’ infrastruttura attraversa come già detto 19 comuni, 3 Province e due aree protetta da Martinsicuro a San Salvo. L’incontro è stato propedeutico al tavolo nazionale convocato presso il Ministero dei Trasporti per il 19 maggio prossimo a Roma.
Sarà siglato, a giorni, a Roma, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un protocollo d’Intesa tra lo stesso Ministero e le Regioni Marche (capofila), Veneto, Emilia Romagna, Molise, Puglia ed Abruzzo per la progettazione e la realizzazione della Ciclovia turistica “Adriatica”. Per il suo completamento è stata prevista una prima tranche di finanziamento di circa 19 milioni di euro. La notizia è stata confermata, questa mattina, a Pescara, dall’assessore al Turismo, Mauro Febbo, nel corso di una conferenza stampa che ha seguito la riunione con i 19 sindaci delle città costiere abruzzesi interessate dal progetto “Bike to Coast”, che è parte fondante della ciclovia adriatica che collegherà il veneto con la Puglia. Il percorso abruzzese, di 131 chilometri, è a buon punto, ma non è ancora del tutto concluso. Mancano infatti, circa 45 chilometri di percorso per realizzare la ciclovia sula costa abruzzese che rappresenta anche la parte più avanzata dell’intera costa adriatica.
“La sottoscrizione del protocollo – ha commentato Mauro Febbo – rientra nel progetto Bicitalia che rappresenta la rete delle ciclovie nazionali di più ampio respiro e prevede risorse importanti anche per l’Abruzzo. Oltretutto – ha continuato – come Regione siamo estremamente sensibili al tema della mobilità sostenibile visto che la nostra “Bike to Coast” comprende anche la meravigliosa Via Verde della Costa dei Trabocchi, già oggetto di interesse di turisti e tour operator internazionali. L’incontro con i 19 sindaci di questa mattina – ha continuato Mauro Febbo – è servito a comprendere lo stato dell’arte dei lavori sui 131 km che attraversano i territori di tre amministrazioni provinciali. Al momento sono fruibili circa 80-85 chilometri, ma è nostra intenzione risolvere le criticità che ostacolano il completamento, nonché uniformare la progettualità nell’individuazione degli aspetti cromatici che la distinguono unitariamente e nell’uniformità della segnaletica. Per cui – ha aggiunto – abbiamo dato indicazioni precise ai sindaci per avere al più presto notizie certe sullo stato di avanzamento dei lavori anche alla luce degli interventi che dovrà effettuare Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che già da tempo ha una interlocuzioni aperta con la Regione Abruzzo”.
All’incontro ha partecipato anche il neo presidente della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Alessandro Tursi, che ha esortato ad investire sulla interconnessione bici/ treno per poter permettere alla ciclovia di essere parte integrante della mobilità anche urbana, assumendo quindi una valenza non specificamente turistica, bensì anche di interconnessione tra i centri urbani e all’interno delle città. Per questo sarà fondamentale intervenire sulla progressiva eliminazione delle barriere architettoniche tra le stazioni ferroviarie e la pista ciclabile, e all’interno delle stazioni stesse, dove i sottopassi necessitano di canaline scivolo per le bici: un aspetto sui cui l’assessore Febbo si è impegnato ad intervenire in prima persona su RFI.
Nel corso della conferenza stampa l’assessore Mauro Febbo ha anche annunciato che ulteriori finanziamenti per la ciclovia Adriatica potrebbero arrivare da fondi europei per le grandi infrastrutture, come le reti di trasporto trans-europee (in acronimo TEN-T).
Se la Regione Abruzzo riuscirà a portare il progetto all’interno di Eurovelo (la Rete di ciclovie europee mappate e finanziate dall’Unione Europea) la ciclovia potrebbe essere collegata ad un grande percorso già esistente, dal Baltico all’Adriatico (meglio conosciuto come Eurovelo 9 o addirittura proporre un nuovo percorso circumciclabile adriatico-ionico che parte dall’Italia e attraversa la Slovenia, la Croazia, l’Albania e la Grecia, ovvero tutte le nazioni che si affacciano sull’Adriatico, con l’intermodalità bici/nave. Un progetto tanto attrattivo quanto possibile e di cui la regione Abruzzo potrebbe proporsi come capofila tra le regioni adriatico-ioniche.