Primo giorno di entrata in vigore del provvedimento firmato dal Presidente Marsilio che istituisce le zone rosse in 6 comuni abruzzesi per contenere il contagio da Covid-19.
Divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale; sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; sospensione di tutte le attività produttive e commerciali (ad esclusione di farmacie dei generi alimentari e di tutte le attività della filiera agroalimentare e sanitaria); sospensione di tutti i cantieri di lavoro; chiusura dei parchi pubblici e delle aree sportive a libero accesso; soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici; chiusura dei cimiteri. Questi le nuove limitazioni previste dall’ordinanza che istituisce la ‘zona rossa’ in Abruzzo nei comuni di Castiglione Messer Raimondo, Montefino, Arsita, Bisenti e Castilenti, in provincia di Teramo, e nel comune di Elice, in provincia di Pescara. L’ordinanza, “immediatamente esecutiva”, sarà in vigore fino al 3 aprile. Alla base del provvedimento c’è “il carattere estremamente diffusivo dell’epidemia e del notevole incremento dei casi di decesso”. Nel predisporre il documento si è tenuto conto che “il comune di Elice presenta continuità con i comuni ricompresi nella Valle del Fino, una contiguità di posizionamento geografico ma anche una contiguità connessa ai continui flussi di lavoratori che si spostano tra questi comuni contigui” e si è ritenuto, di conseguenza, che “il divieto di allontanamento dai comuni della Valle del Fino debba estendersi anche al comune di Elice”. Il tutto, ritenendo “necessario rafforzare ulteriormente le misure di sorveglianza sanitarie adottate per il periodo di tempo necessario e sufficiente a prevenire e mitigare la diffusione di malattia infettiva diffusiva Covid-19”.
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