Teramo, la protesta degli studenti dell’Istituto Alessandrini Marino

Sono tornati a protestare, ma questa volta lo hanno fatto in oltre 250, gli studenti dell’istituto Alessandrini Marino di Teramo appoggiati dalla Consulta studentesca. Il Presidente della Provincia di Teramo si è reso disponibile ad incontrare gli studenti la prossima settimana.

Oltre 250 studenti hanno partecipato, questa mattina, ad un corteo organizzato e promosso, nel rispetto della normativa anti-Covid, dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Teramo.
Il motivo della manifestazione è la mancanza di aule oramai sistemica, che ha costretto gli studenti dell’Alessandrini – Marino ad affrontare turnazioni e orari che rendono difficile la vita a coloro che provengono dalla periferia, ovvero la maggior parte della popolazione studentesca. La manifestazione è partita in Piazza Sant’Anna, con i saluti e i discorsi di apertura del Presidente della
Consulta Lorenzo Di Vittorio (Liceo Saffo), dei Componenti della Giunta Jacopo Di Michele (Convitto Delfico) e Gianluca Di Marzio (Alessandrini – Marino), del Rappresentante di Istituto dell’Alessandrini – Marino Carlo Fulminis e della studentessa Marika Di Prisco. Il corteo ha sfilato per il corso fino a Largo San Matteo, dove una delegazione composta dai rappresentanti
sopra citati è stata ricevuta dal Prefetto. Subito dopo il corteo è arrivato davanti la Provincia, dove gli studenti non sono stati ricevuti a causa dell’assenza del Presidente Di Bonaventura e del Consigliere delegato all’Edilizia Scolastica Luca Frangioni.


La Consulta ci tiene a specificare che la protesta è arrivata solo dopo mesi di tentativi di dialogo con l’Amministrazione Provinciale e dopo molteplici lettere nelle quali si denunciava il problema
dell’Alessandrini – Marino, noto da mesi. Proprio questa una delle questioni poste con più insistenza dai manifestanti: perché adesso? Dov’era la Provincia l’anno scorso e quest’estate, quando la mancanza di aule, segnalata più volte, era perfettamente nota. Gli studenti non vedono davanti a loro prospettive, con una ricostruzione ferma e la mancanza di soluzioni a breve termine.
La delegazione ha ricevuta dal Prefetto De Prisco è stata rassicurata: la Prefettura vigilerà sullo svolgimento delle pratiche per iniziare a programmare la ricostruzione, passando così dal momento delle promesse a quello delle soluzioni.
La Consulta rimane fiduciosa che le istituzioni riusciranno a risolvere, quantomeno con una soluzione tampone, nelle prossime settimane le problematiche dell’Alessandrini – Marino. Qualora fosse smentita non rimarrebbe altra soluzione che appellarsi al Ministero dell’Istruzione.

LE PRECISAZIONI DELLA PROVINCIA DI TERAMO

Protesta ITI -Alessandrini. Gli studenti manifestano sotto la Provincia. Il Presidente aveva comunicato alla Consulta l’impossibilità ad essere presente e si è reso disponibile ad un incontro la prossima settimana

Questa mattina gli studenti del Marino -Alessandrini sono tornati a protestare sotto il Palazzo della Provincia reclamando sede ed aule contigue all’istituto di via San Marino a Teramo. A questo proposito va precisato che l’assenza del Presidente e quella del consigliere delegato Luca Frangioni era stata anticipata dallo stesso Di Bonaventura alla Consulta.  La comunicazione di una richiesta di incontro è stata inviata a poche ore dalla manifestazione e non è stato possibile rinviare gli impegni (personali e inderogabili) degli amministratori provinciali.

Il Presidente si è reso disponibile ad incontrare gli studenti la prossima settimana.  Come già annunciato in altre occasioni,  la Provincia sta preparando il bando per l’affitto di una sede provvisoria; nel frattempo interverrà sull’ex abitazione del custode del Comi per allocarvi la segreteria dello Scientifico in attesa che in viale Bovio si liberino anche gli spazi occupati ancora dalla Croce Rossa. Un domino per spostare alcune classi del “Marino” nella scuola attualmente occupata dallo Scientifico “Einstein”.

Tutte operazioni le cui procedure sono in corso e che, prevedibilmente, si completeranno prima della fine del 2021.

 

 

Fabio Lussoso: