La Provincia di Teramo ha presentato ai Sindaci del comprensorio montano, lo studio preliminare della “Panoramica”, la strada realizzata con l’obiettivo di potenziare la rete di comunicazione del comprensorio turistico del Gran Sasso.
Una vera e propria “strada parco”, per un un tracciato di circa 20 chilometri che dal casello autostradale di Colledara, lungo l’asse della provinciale 491, attraversi Ornano, Tossicia, Tozzanella, Flamignano, Sant’Andrea, Aquilano, le casette di Cusciano e Cusciano, Cerqueto e infine Pietracamela.
E’ quanto prevede lo studio preliminare relativo alla strada panoramica del Gran Sasso, che predisposto dall’ingegnere Domenico Di Baldassarre coadiuvato dal geologo Leo Adamoli, è stato integrato con i contributi del settore viabile e del servizio Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Provincia. La proposta, aperta e flessibile e presentata oggi in Provincia, sarà parte integrante del bando di progettazione (per un valore di 500 mila euro) che sarà pubblicato nei prossimi giorni.
“Non possiamo occuparci solo dell’ordinario – ha dichiarato il presidente Diego Di Bonaventura – questa è una sfida rispetto ad una visione, in questa visione la montagna diventa più vicina alle grandi vie di comunicazione, più accessibile e con una una rete di adduzioni che riconnette gli stessi piccoli centri fra loro, riscoprendo valori storici e paesaggistici. Senza le strade, senza una viabilità di raccordo fra il territorio e le grandi via di comunicazione nella direttrici Ascoli e Pescara e l’autostrada L’Aquila Roma, ogni ipotesi di sviluppo si scontra con difficoltà oggettive. E’ una strada green, andare in montagna sarà davvero una passeggiata”. I tempi di progettazione sono stimati in 455 giorni per una spesa complessiva circa 20 milioni di euro. “Il vecchio progetto, ipotizzato oltre 10 anni fa quando Di Baldassarre fu incaricato dalla Provincia, è stato incrociato con tutta la pianificazione territoriale dell’ente, contestualizzato all’interno del piano Strade Parco e del Progetto Borghi, due strumenti di pianificazione di area vasta che si occupano in maniera meticolosa dell’area montana, non solo quella del Gran Sasso ma anche della Laga – ha sottolineato il consigliere delegato alla viabilità, Lanfranco Cardinale – il nostro primo obiettivo, quindi, è stato quello di inserire questa idea all’interno di un quadro di sistema attualizzandola. Si tratta di una proposta aperta e spetterà alla progettazione esecutiva definire nel dettaglio il tracciato”.
La strada, come spiegato anche da Giuliano Di Flavio, Monica Di mattia e Domenico di Baldassarre, viene concepita in maniera nuova, pronta ad accogliere anche piste ciclabili e auto elettriche con ampio ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica. Con il progetto cantierabile l’opera potrà essere candidata a finanziamento utilizzando le diverse azioni che si svilupperanno nei prossimi anni grazie anche ai finanziamenti straordinari del pacchetto Recovery.