La maggior parte degli italiani si è espressa a favore della modifica della Costituzione. I sì, in Abruzzo, al 73,76%. Alle urne il 50,79% degli aventi diritto. Martedì maratona elettorale di Rete8 in collaborazione con il quotidiano Il Centro dalle ore 9.
Anche in Abruzzo i seggi si sono chiusi alle ore 15. Si è votato per le amministrative ed il referendum confermativo sulla riduzione del numero dei deputati e dei senatori. Secondo il responso delle urne il sì, in Abruzzo, ha ottenuto il 73,76%. Si avrà dunque una riduzione del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento che passeranno da 630 a 400 seggi alla Camera, mentre da 315 a 200 seggi elettivi al Senato. In Abruzzo ha votato il 50,79% degli aventi diritto.
La soglia minima di senatori per ciascuna regione si abbassa da sette a tre. La riforma entrerebbe in vigore a partire dalle prossime elezioni politiche. In Abruzzo si passa da 14 a 9 deputati, e da 7 a 4 senatori. Lo spoglio delle schede per le comunali al via dalle 9 del mattino di martedì 22 settembre con la maratona elettorale di Rete8 in collaborazione col quotidiano Il Centro.
Quello di oggi è stato il quarto referendum costituzionale nella storia della Repubblica. Gli appuntamenti precedenti sono stati: quello del 2001, dedicato alla riforma del Titolo V e che vide prevalere il ‘sì’; quello del 2006, sulla cosiddetta ‘devolution’, quando invece prevalse il ‘no’; quello del 2016, per un progetto di riforma della seconda parte della costituzione, e ancora una volta si impose il ‘no’. In media con gli altri appuntamenti costituzionali l’affluenza registrata con la scadenza di oggi, che ha invitato gli italiani a esprimersi per confermare il taglio degli eletti alla Camera e al Senato: la percentuale di partecipazione, non vincolante per il raggiungimento del quorum, è stata del 53,8%.
Nessun disagio sul fronte norme anti Covid: gli abruzzesi si sono recati ai seggi muniti di mascherine, pazienza e grande senso di responsabilità. Nessun assembramento anche grazie al lavoro dei presidenti di seggi e forze dell’ordine presenti in tutte le scuole.
REGIONALI: 14 AL CENTRODESTRA E 5 AL CENTROSINISTRA
Con il passaggio delle Marche ad Acquaroli, sono diventate 14 le regioni che hanno un governatore espressione del centrodestra, mentre sono 5 quelle che hanno come riferimento il centrosinistra. Per quanto riguarda la Valle d’Aosta il governatore dovrà essere nominato dal Consiglio che è stato eletto oggi.
LE PERCENTUALI DEFINITIVE DI AFFLUENZA IN ABRUZZO
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