Mercatone Uno: il Segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, chiede che Regione e Comuni aiutino lavoratori. 1800 lavoratori in crisi, 103 in Abruzzo.
“I dipendenti di Mercatone Uno stanno vivendo una drammatica crisi aziendale derivante dal fallimento della società che aveva rilevato l’azienda ora ritornata in amministrazione controllata. La crisi riguarda 1800 lavoratori in tutta Italia e 103 in Abruzzo nelle sedi di Colonnella, Pineto, Sambuceto (altri 16 sono in Naspi da gennaio). Rifondazione Comunista invita i comuni e la Regione Abruzzo ad attivarsi urgentemente per un sostegno economico concreto a queste famiglie”.
E’ l’appello del segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Maurizio Acerbo.
“Lavoratrici e lavoratori – prosegue la nota di Acerbo – attendono la cassa integrazione, ma intanto si sta determinando una situazione di grave disagio economico visto che non ricevono il salario da tempo. A metà maggio hanno preso sulle 500 euro dello stipendio di aprile, 2/3 dello stipendio part time”. “La Regione Emilia Romagna lo sta già facendo – ricorda Acerbo – Innanzitutto bisogna chiedere alle banche di procedere a una moratoria su mutui e prestiti dei dipendenti e di attivare l’anticipazione al fine di ridurre i tempi di attesa dell’erogazione della cassa integrazione. Regione e Comuni dovrebbero prevedere un proprio intervento diretto di solidarietà. Inoltre, la politica regionale dovrebbe intervenire sull’Inps di Teramo che non eroga ancora a decine di dipendenti il Tfr per la fase precedente all’attuale passaggio”. “Le istituzioni hanno il dovere di non lasciare soli lavoratrici e lavoratori – conclude il segretario di Rifondazione) e verificare l’impatto della crisi anche sui fornitori”.