Barriere A14: a Silvi oltre 5mila tir al giorno su Ss 16. Incontro Comuni-Provincia, nel pomeriggio vertice dal prefetto.
Sindaci e cittadini esasperati dalla viabilità in tilt e dalle migliaia di Tir che ogni giorno percorrono l’Adriatica attraversando popolosi centri abitati dove si creano file chilometriche. Questa mattina, su iniziativa del presidente Diego Di Bonaventura, si sono incontrati a Silvi gli amministratori locali dei Comuni interessati dai provvedimenti di sequestro dei viadotti emessi dalla Procura di Avellino a carico di Società Autostrade: oltre a Silvi anche Pineto, Roseto e Giulianova.
“Stiamo subendo già ingenti danni sia per i lavori che abbiamo dovuto sostenere sia per le attività a livello turistico. Le prenotazioni per Pasqua stentano ad arrivare, quindi il danno è già in atto. Ben vengano stato di emergenza e ristoro dei danni. Già dal 9 dicembre 2019 ci eravamo mossi, prima dell’Ordinanza del Gip di Avellino. Anche il monitoraggio dell’aria ha dei costi”. Così il sindaco di Silvi (Teramo) Andrea Scordella nel corso di un incontro organizzato dalla Provincia di Teramo per valutare iniziative in relazione al transito sulla statale 16, nei centri abitati, dei mezzi pesanti ai quali è interdetto il viadotto del Cerrano sull’A14, fra i caselli Pescara Nord e Atri-Pineto. “Sulla possibilità di deviare i tir su A24 e A25 c’è ferma contrarietà degli autotrasportatori. Ogni categoria difende i propri interessi, ma noi dobbiamo pensare ai nostri cittadini – prosegue Scordella – Abbiamo superato 5mila transiti quotidiani di tir, da quota 4mila si va in emergenza. Dato che il problema è nazionale bisogna risolverlo su tavoli nazionali. È un mese che le cittadinanze subiscono passivamente le criticità del traffico, ovvio che ci siano tensione e malcontento. Nell’incontro di oggi dal Prefetto di Teramo speriamo di avere risposte che servono”.
“La situazione della viabilità sulla SS16 resta difficile, con disagi ai residenti, agli autotrasportatori, alla sicurezza e all’ambiente”, dichiara il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio. “Non possiamo restare a guardare. La sicurezza del viadotto del Cerrano e la questione dei guard rail continuano ad attendere una soluzione e nell’attesa le nostre comunità sono al collasso, come lo è l’economia. Se la situazione non trova soluzione a stretto giro, se gli studi presentati da Autostrade per l’Italia non saranno soddisfacenti per la riapertura del viadotto chiederemo – o con ordinanza o con decisioni sovra comunali – che ci possa essere una deviazione del traffico per liberare la SS16 dai tir. Pur comprendendo le ragioni e le difficoltà degli autotrasportatori, categoria che sta subendo tutto questo al pari dei cittadini, non possiamo procrastinare questa situazione. Da amministratori abbiamo la responsabilità di raccogliere le istanze dei cittadini e di gestire i rischi legati alla sicurezza e alla qualità della vita. Chiediamo anche la riapertura del casello di Roseto degli Abruzzi, poiché in assenza di questo risulta inefficace l’adozione degli accorgimenti del piano neve stabiliti dalla prefettura per stoccare il flusso di mezzi”.
“Valutiamo atti da compiere nell’ambito delle nostre competenze: potrebbero essere ordinanze per vietare traffico pesante sulla statale”, ha dichiarato Diego Di Bonaventura, presidente della Provincia di Teramo. “Da Roma non arrivano notizie e la situazione è diventata insostenibile sia dal punto di vista ambientale sia da quello della sicurezza. Stiamo valutando gli atti da adottare nell’ambito dei nostri poteri e delle nostre competenze. Potrebbero essere ordinanze di divieto di transito per il traffico pesante. Una scelta forte che non si fa a cuor leggero, ma è l’unica scelta che ci lasciano di fronte alle crescenti problematiche, anche di ordine pubblico, che si stanno palesando in un quadro di totale incertezza rispetto a tempi e modi di risoluzione di questa incredibile vicenda”.
La Prefettura di Teramo, intanto, ha convocato una nuova riunione del COV (Comitato operativo per la viabilità) per questo pomeriggio alle 16.30.