La Corte di Cassazione ha accolto le tesi di Strada dei Parchi, Concessionaria delle Autostrade A24 e A25, del Gruppo Toto e dei loro dirigenti, “avverse alla decisione della Procura di Teramo che aveva disposto sequestri di somme aziendali e personali per un ammontare totale di 21,8 milioni di euro.
I Giudici della Suprema Corte hanno infatti annullato il sequestro residuo di fondi, già parzialmente dissequestrati per decisione del Tribunale del Riesame di Teramo, respingendo il ricorso proposto dalla Procura contro la decisione del medesimo Tribunale del Riesame. In particolare, la sentenza della Cassazione “annulla senza rinvio l’ordinanza impugnata nei confronti della Spa Strada dei Parchi nonché il decreto di sequestro preventivo in data 27/10/2020 del GIP del Tribunale di Teramo limitatamente ai reati di cui ai capi 1) e 5) disponendo la restituzione di quanto in sequestro all’avente diritto manda alla cancelleria per l’immediata comunicazione al procuratore generale in sede per quanto di competenza ai sensi dell’Art. 626 Cod. Proc. Pen. rigetta il ricorso del PM”.
In una nota il Gruppo Toto “accoglie con grande soddisfazione la decisione della Corte di Cassazione, che conferma la correttezza del comportamento delle Società e dei suoi dirigenti, certi di aver sempre agito nel pieno rispetto delle leggi”.
“È un passo importante che chiarisce come le accuse fossero basate su presupposti errati, e restituisce verità a ricostruzioni mediatiche scorrette, fantasiose e gravemente lesive del Gruppo Toto. Nello specifico, con questa sentenza si sgombra il campo dall’ipotesi che sussistesse il reato di abuso d’ufficio: la Cassazione, entrando nel merito, ha ribadito la totale legittimità dell’assegnazione dei lavori della Concessionaria alla Toto Costruzioni. Scelta, quest’ultima, compiuta con un preciso obiettivo: garantire la realizzazione in tempi e costi certi delle opere di completamento e di ammodernamento dell’autostrada. Inoltre, la sentenza certifica che la Concessionaria sta correttamente realizzando i lavori di messa in sicurezza di A24 e A25. Con ciò smentendo seccamente ogni illazione – artificiosamente fatta circolare in questi ultimi mesi da sedicenti associazioni di rappresentanza degli utenti – circa la presunta pericolosità della struttura autostradale”.