Restano stazionarie le condizioni del 18 enne di Lanciano ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara per le lesioni riportate in seguito a un’aggressione avvenuta a Lanciano nella notte tra sabato e domenica.
Oggi è iniziata la graduale riduzione dei sedativi. Ulteriori valutazioni sull’evoluzione del quadro clinico, si apprende da fonti sanitarie, non potranno essere fatte prima di 48 ore. La prognosi resta riservata. Una volta arrivato in ospedale, il giovane era stato sottoposto a intervento neurochirurgico. Dai minuti successivi all’operazione, il 18 enne è sempre stato in coma farmacologico.
Intanto si fa serrata l’attività di indagine dei Carabinieri che cercano di blindare l’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Mirvana Di Serio, sull’aggressione al 18 enne. Tra i cinque giovani identificati come responsabili dell’aggressione, anche un tredicenne che avrebbe sferrato un pugno alla tempia sinistra del ragazzo. Non confermato l’utilizzo di un tirapugni. Nel gruppo, denunciati due ragazzi di 14 anni, un diciottenne e un trentenne; tutti i cinque appartengono a una stessa cerchia familiare rom di Lanciano. I Carabinieri, diretti dal maggiore Vincenzo Orlando, cercano di capire il reale ruolo svolto da ognuno dei presenti. Essendo il tredicenne non imputabile, si cerca di chiarire se chi ha sferrato il pugno possa essere uno dei maggiorenni. Il caso è seguito dalla Procura di Lanciano e da quella minorile dell’Aquila.