Pescara: le “stanze del buco” che esasperano i residenti della Tiburtina

A Pescara residenti esasperati per il degrado dell’area dei palazzi Clerico a ridosso della Tiburtina. “Impossibile affacciarsi alla finestra”, lamentano. Il consigliere M5s Pettinari torna a chiedere la bonifica delle “stanze del buco”.

È impossibile anche solo affacciarsi alla finestra per stendere i panni, men che meno per prendere una boccata d’aria: i residenti delle palazzine di via Tiburtina a ridosso dell’area abbandonata dei famigerati palazzi Clerico vivono le loro giornate in casa da reclusi, perché quello che offre alla vista l’affaccio di balconi e finestre dei propri appartamenti è a dir poco inguardabile, tra disperati impegnati a drogarsi e donne che vendono il proprio corpo in cambio di qualche dose di stupefacente.

“Quest’area potremmo definirla la stanza del buco della centrale di spaccio più importante della Regione Abruzzo”, commenta Domenico Pettinari, consigliere regionale del M5s e vicepresidente del Consiglio. “Siamo accanto ai residenti in quest’opera di denuncia sociale, perché non è possibile vivere reclusi nella propria casa”.

“Perché spendere due milioni di euro per l’abbattimento del Ferro di cavallo, quando qui c’è un’emergenza che va avanti da decenni?”, lamenta una dei residenti dei palazzi in via Tiburtina che si affacciano proprio sui terreni abbandonati degli edifici incompiuti Clerico. “Il problema non è solo per noi adulti, ma soprattutto per i bambini e gli adolescenti della zona che non possono neanche scendere a giocare a pallone sotto al palazzo, perché si troverebbero davanti a uno spettacolo a dir poco osceno”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

Nel corso degli anni sono state molteplici le denunce fatte, ma quello che occorrerebbe realmente sarebbe una riqualificazione vera della zona, a cominciare dall’abbattimento degli scheletri abbandonati dei palazzi Clerico.