Teramo Basket: fallimento da 2 milioni di euro. Con la dichiarazione di fallimento depositata questo pomeriggio dal giudice Giovanni Cirillo il Tribunale di Teramo mette un primo punto fermo, almeno dal punto di vista civile, sulla vicenda della Teramo Basket, accogliendo le istanze fallimentari presentate sia da Equitalia per un debito di due milioni di euro con l’erario sia quella di un’agenzia di procuratori sportivi per debiti con ex giocatori.
Fallimento rispetto al quale il giudice delegato ha nominato come curatore l’avvocato Fabrizio Silvani, fissando per luglio l’adunanza dei creditori per l’approvazione dello stato passivo. Per quanto riguarda invece le motivazioni del fallimento, bisognerà aspettare le prossime settimane. La vicenda della Teramo Basket, al centro anche di un’inchiesta penale, parte da lontano. Tanto che a chiedere il fallimento della società, in pochi anni dai campi di serie A ai tavoli del giudice fallimentare, passando per gli uffici della Procura di Teramo, era stato inizialmente nel 2014 proprio il pm Stefano Giovagnoni e proprio per quel debito di 2 milioni di euro nei confronti del fisco emerso nel corso delle indagini su un giro di false fatturazione legate alle sponsorizzazioni. All’epoca, però, la richiesta avanzata dalla Procura fu respinta, non essendoci ancora la certificazione di quel debito