No. Lo ha detto forte e chiaro il Consiglio Comunale di Ortona che ha approvato all’unanimità la delibera contraria al deposito di Gpl al porto. L’assise in linea con i contrari al progetto: al porto di Ortona quel deposito Gpl non s’ha da fare.
Niente da fare dunque, da qualche tempo un fronte sempre più compatto e nutrito mette i bastoni tra le ruote alla Seastock, la società controllata dal gruppo Walter Tosto che avrebbe dovuto occuparsi dell’impianto. Scaturita da una richiesta dei consiglieri di opposizione, l’assise comunale straordinaria dedicata al tema dei depositi in area portuale ha espresso l’opposto di ciò quanto emerso dalla riunione di giunta del 2014, che si era pronunciata favorevolmente. Nel Consiglio comunale dedicato si sono susseguiti i vari interventi, a cominciare da quello del sindaco di Ortona, Vincenzo D’Ottavio, che di recente ha palesato ufficialmente la sua contrarietà al progetto. Presenti anche l’esponente del Wwf frentano Fabrizia Arduini, e la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi. Mentre in aula si discuteva la questione nei dettagli, poco distante, in piazza della Repubblica, un gruppo di giovani manifestava con striscioni e cartelli contro l’insediamento del deposito Gpl. La riunione si è conclusa con il voto unanime della delibera che, in pratica, recepisce la contrarietà della città al progetto ed esprime il parere contrario della stessa assise civica. Resta da vedere se e quanto questo pronunciamento possa essere utile alla causa fino a condizionare il parere del Ministero dello Sviluppo Economico. Intanto il deputato del M5S, Giancluca Vacca, ha annunciato dei essere il primo firmatario di un’interrogazione parlamentare sul caso del deposito Gpl di Ortona e sulla necessità di sottoporre l’opera a Valutazione di Impatto Ambientale.