Nuove grane giudiziarie per Ivan Di Berardino, finito ai domiciliari nella sua casa di Avezzano per aver eluso la sorveglianza speciale: il 37enne, campione italiano di pugilato nella categoria dei pesi massimi, si era recato a L’Aquila per chiedere alla sua ex compagna di tornare dalla loro bambina.
Ad allertare i carabinieri sarebbe stata proprio l’ex convivente del pugile, dopo aver notato Di Berardino aggirarsi nei pressi della sua abitazione aquilana. Scattato l’allarme, i militari hanno bloccato l’auto del campione di pugilato lungo la statale 17 nei pressi di Gignano. Accompagnato nella caserma del capoluogo aquilano per gli accertamenti di rito, Di Berardino, che non ha opposto resistenza e che è stato beccato alla guida senza patente, è stato poi riportato ad Avezzano, dove dovrà scontare gli arresti domiciliari, così come disposto dal giudice.
Antonio Pascale, avvocato del pugile, spiega le ragioni che hanno portato Di Berardino a violare la misura di sorveglianza speciale a cui era sottoposto, per allontanarsi da Avezzano senza alcun permesso per raggiungere L’Aquila: il campione ha dichiarato di essersi recato nel capoluogo per chiedere alla sua ex compagna di tornare a casa dalla loro figlia, che piangeva disperata.
La donna, ex convivente di Di Berardino, aveva rotto i legami col campione da circa sei mesi. La figlia della coppia vive col padre.
Ivan Di Berardino è diventato campione italiano di pugilato nella categoria dei pesi massimi lo scorso dicembre, battendo il triestino Fabio Tuiach per ko alla seconda ripresa.