Chieti: “L’Italia non si arrende”, Di Stefano al flash mob della Lega

Fabrizio Di Stefano, candidato sindaco della Lega alle prossime elezioni comunali di Chieti, scende in piazza per il flash mob “L’Italia non si arrende”, organizzato per il 2 giugno dal centrodestra per protestare contro il Governo Conte.

È stata scelta proprio la data del 2 giugno, festa della Repubblica, per la manifestazione che Lega e Fratelli d’Italia hanno organizzato con il coinvolgimento delle piazze italiane per protestare contro il Governo giallorosso a guida Conte, accusato di inadeguatezza nella gestione della fase della ripartenza del Paese, piegato dall’emergenza Coronavirus.

Intonando l’Inno di Mameli a Chieti, nella centralissima piazza San Giustino, consiglieri regionali, comunali, sindaci e simpatizzanti di Lega, FdI e centrodestra si sono ritrovati con tanto di mascherine per dire che “L’Italia non si arrende” e che l’orgoglio italiano è pronto a ribellarsi all’inefficacia delle misure adottate dal Governo, giudicate inutili per ricostruire il tessuto economico e sociale dell’Italia.

“Scendiamo in piazza oggi per dissentire sulle misure inefficaci adottate da questo Governo per frontegguiare l’emergenza Coronavirus”, dichiara Fabrizio Di Stefano, candidato sindaco della Lega per il Comune di Chieti.

E che l’appuntamento che le forze di centrodestra si sono dati per il flash mob coincida proprio con il 2 giugno, festa della Repubblica, non è un caso.

“Mattarella poteva ricordarsi prima di appellarsi all’unità”, ha incalzato il leghista Fabrizio Di Stefano, che ha aggiunto: “Anche per questo siamo in piazza oggi”.

Il Presidente della Repubblica, in occasione delle celebrazioni per il 2 giugno, ha infatti chiesto uno sforzo ddi responsabilità per superare la crisi in cui il Coronavirus ha fatto precipitare anche l’Italia.

“La crisi non è finita, serve coesione”, ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Ripartiamo dai valori del 2 giugno. Dividersi ora è inaccettabile. Sono fiero del mio Paese: nella tragedia ha mostrato il suo volto migliore. Ma adesso serve l’unità morale che fu il cemento della rinascita nel dopoguerra e che viene prima della politica”.

Al flash mob erano presenti tra gli altri anche Antonio Tavani, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, il sindaco Umberto Di Primio e alcuni amministratori di centrodestra del Comune di Chieti.

“Quando questo Governo si deciderà a darci la certezza di una data definitiva per tornare alle urne, ripartiremo con la campagna elettorale, là dove era stata interrotta”, ha ggiunto ancora il candidato sindaco della Lega per il Comune di Chieti, Fabrizio Di Stefano. “Intanto in questi mesi non siamo stati fermi, ma con la mia squadra abbiamo continuato a confrontarci sul programma elettorale che dovrà esprimere il meglio per la città di Chieti”.

Il servizio del Tg8

 

 

Fabrizio Di Stefano, candidato a sindaco di Chieti per la Lega, mentre tiene il tricolore.
L'arrivo dei manifetsanti in piazza San Giustino. A destra il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, porta il drappo della bandiera d'Italia.
La locandina del flash mob con Matteo Salvini, leader della Lega, sullo sfondo di piazza San Giustino a Chieti.
Il flash mob con il tricolore tenuto dai manifestanti di centrodestra davanti alla cattedrale di San Giustino.
Anna Di Giorgio: