Comitati: “I filobus romani a Pescara? Una fregatura!”

Ancora critiche attorno alla vicenda dei 45 filobus giacenti dal 2009 in un deposito romano. Per i comitati Strada Parco i bus romani sarebbero una fregatura per Pescara.

Dopo l’ipotesi di un possibile utilizzo di parte dei filobus per il tracciato pescarese, formulata nel L’Arena di Massimo Giletti dall’ex dirigente Atac (Roma) e oggi alla Tua (Abruzzo), il comitato Strada Parco è insorto parlando di un rischio “fregatura”. Ad integrazione del comunicato diffuso ieri, i portavoce hanno inviato un’altra nota alle redazioni. Qui di seguito una sintesi del testo:

“Il tempestivo intervento dei comitati ha per ora bloccato la fregatura che il direttore TUA voleva rifilare ai cittadini pescaresi, dopo il bidone olandese Phileas, riciclando una decina dei vecchi filobus in giacenza dal 2009 nei depositi a cielo aperto dell’ATAC… Il maldestro tentativo è stato reso pubblico nel corso della popolare trasmissione “L’Arena” di Rai Uno, condotta da Massimo Giletti. Un’ipotesi che sembrerebbe sventata, benché gradita allo stesso presidente D’Amico, il quale – alla Commissione Regionale di Vigilanza del 28 luglio scorso – ha dichiarato che prima di Natale i filobus (quelli romani?) li vedremo sfrecciare sulla strada parco da Montesilvano a Pescara. Una boutade!”.

I portavoce dei comitati Ivano Angiolelli e Maurizio Biondi proseguono elencando le considerazioni tecniche e politiche che la dirigenza TUA avrebbe omesso:

“Il tracciato riservato al filobus non è idoneo, allo stato dell’arte, ad accogliere i mezzi pesanti tipici del trasporto pubblico di massa su entrambe le corsie di marcia. Sia dal punto di vista della tenuta strutturale del sottofondo, sia per le dimensioni anguste della carreggiata e dei marciapiedi per lunghi tratti non a norma. E’stata quindi paradossalmente consentita l’elettrificazione di un tracciato irregolare. Il sedime è per lunghi tratti inaccessibile alle persone con disabilità, per la presenza di barriere architettoniche mai eliminate, nonostante l’apposita prescrizione del Comitato Regionale VIA, che risale all’anno 2013. Nei numerosi tavoli tecnici tenuti in Regione, il Presidente D’Alfonso ha fatto verbalizzare l’indirizzo politico volto a soprassedere alla scelta di un sistema filoviario, in linea con le indicazioni formalizzate dal Comune di Pescara, a vantaggio di mezzi moderni dotati di batterie di bordo di ultima generazione, meglio sostenibili sul piano dei costi di gestione e manutenzione in esercizio, oltre che privi di impatto ambientale sul paesaggio. In netta controtendenza con gli esiti dei tavoli tecnici, sono in questi giorni in atto le operazioni di collaudo del sistema di elettrificazione, funzionali – secondo gli addetti ai lavori – a poter conseguire la risoluzione contrattuale, a debito dell’appaltatore inadempiente, del contratto di fornitura stipulato il 21 maggio 2007. E’ stato richiesto allo scopo, il 31 ottobre 2015, un conforme parere legale che tarda inspiegabilmente a pervenire”.

LA NOTA DI TUA: VARIE IPOTESI ALLO STUDIO

In relazione all’ipotesi avanzata ieri dal direttore generale di Tua, Giuseppe Cassino, di utilizzare 10 mezzi Atac sulla Filovia di Pescara, è intervenuto oggi il presidente della società di trasporti Luciano D’Amico precisando come le ipotesi sul futuro utilizzo della filovia siano molteplici e tutte al vaglio dell’azienda e della Regione Abruzzo. “La società – ha dichiarato il presidente D’Amico – in questo momento è impegnata principalmente nella risoluzione del contratto con l’azienda Alpiq. Nel contempo, stiamo vagliando una serie di possibilità per costruire un quadro completo di possibili soluzioni da valutare di concerto con la Regione. Tra le diverse ipotesi prese in considerazione, l’adozione di mezzi full-electric, ovvero di mezzi bimodali, sia nella versione electric-electric che in quella diesel-electric. Inoltre – ha concluso il presidente D’Amico – al fine di poter effettuare una sperimentazione che consenta il reperimento di dati concreti circa l’impatto positivo che il progetto avrebbe sulla mobilità cittadina, si sta valutando anche l’ipotesi di acquisire temporaneamente in locazione i filobus.

Il Servizio del Tg8:

vicenda filobus pescara