Garrufo, ragazzo si butta dal balcone dopo lite col padre. Una lite col papà, un volo di sei metri e la vita che improvvisamente cambia per tutti, per chi avrebbe voluto farla finita e per chi sarebbe rimasto a torturarsi.
Solo che la vita non finisce, il volo dal balcone ha risparmiato la vita dell’aspirante suicida, appena un ragazzino, lasciando il padre a gestire una vicenda dolorosa per tutti. All’origine del gesto c’era stata una discussione tra padre e figlio quindicenne, con il primo che rimproverava al secondo alcune frequentazioni ritenute discutibili; il ragazzo avrà anche tentato di difendere i suoi amici, ma poi ha scelto un’altra strada, la peggiore: ha aperto di scatto la finestra e si gettato nel vuoto, di fronte al padre pietrificato dallo stupore. Questa la dinamica dei fatti raccontata dal padre, un operaio di Garrufo, ai Carabinieri della stazione di Nereto, che a loro volta hanno rimesso la relativa relazione alla procura della Repubblica teramana e al Tribunale dei Minori. Il ragazzo, ricoverato all’ospedale Mazzini di Teramo, è ancora sedato, i medici stanno seguendo le procedure per un graduale risveglio. Solo a quel punto si potranno se e quanto la situazione sia grave, si teme soprattutto che la caduta possa aver lesionato il midollo spinale.