Inquinamento, le verità di Arta Abruzzo

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Dopo le polemiche dei giorni scorsi in merito ai dati sul depuratore, l’inquinamento e le verità di Arta Abruzzo sono oggetto di un incontro con la stampa.

Colpa del sistema informatico, che è obsoleto e che l’Arta non riesce a sostituire per penuria di risorse, con il bilancio non ancora approvato dalla Regione: è questa la giustificazione fornita dall’Agenzia regionale per la tutela ambientale in merito al recente errore di trascrizione che aveva attribuito al depuratore di Pescara uno sforamento colossale dei valori consentiti. Oggi è stata la stessa Arta a tornare sull’argomento in una conferenza stampa avente per tema: “Operazione verità: Arta chiarisce e risponde ai detrattori”. Intanto, tra i vari commenti alla vicenda, si registra anche l’ironia del Forum H2O che parla di attivisti “menomati” dalla notizia:

“Ci duole comunicare – scrive il Forum H2O – che ci sono state gravi conseguenze: alla lettura del comunicato stampa dell’ARTA sulla diffusione, da parte dell’agenzia, di dati errati sugli scarichi dei depuratori, diversi attivisti del forum acqua sono rimasti offesi. Cosa è accaduto? Gli sono semplicemente cadute le braccia!”.

Il Forum ricorda anche che già nel 2015 l’Arta aveva pubblicato dati incompleti e solo dopo la diffusione di un dossier diffuso dagli stessi ambientalisti, i quali aggiungono che l’Agenzia si sarebbe accorta dell’errore solo perché i dati pubblicati sono stati inviati alla stampa.

“Se li avessero usati dei funzionari per programmare la spesa pubblica sui diversi depuratori qualcuno se ne sarebbe accorto? Facciamo notare che l’Arta gestisce i dati di balneazione e potabilità”.

 

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AMICONE (ARTA): “NOI IN EMERGENZA CON IL SISTEMA INFORMATICO, SIAMO CON IL SEDERE PER TERRA, REGIONE INSENSIBILE”

L’intervista al direttore dell’Arta: