Dopo il via libera della Prefettura di Pescara, a Montesilvano si lavora all’organizzazione logistica del Jova Beach Party in programma il 7 settembre. Potranno assistere 33 mila spettatori.
“Abruzzo arriviamo!”: lo scrive Jovanotti sulla sua pagina Facebook, sintetizzando quasi un mese di tira e molla su un evento atteso da moltissimi fan, rimasti con l’amaro in bocca dopo l’annullamento della tappa di Vasto, annunciata per il 17 agosto. Nella città rivierasca potranno assistere al concerto di Lorenzo Cherubini 33 mila persone.
A dare il via libera definitivo ieri pomeriggio al concerto di Montesilvano è stata la Prefettura di Pescara, dopo aver verificato la fattibilità dell’evento su un’area di circa 30 mila metri quadri nei pressi della Stella Maris, che potrà accogliere gli otre 30 mila fan, pronti a invadere il litorale di Montesilvano per un concerto che già si prevede sold out, considerato che nei primi tre minuti di apertura dei botteghini dei circuiti online sono stati venduti 600 biglietti.
Gli ingressi per il concerto si potranno acquistare su Ciao ticket e Ticket one. Gli organizzatori dell’evento hanno inoltre chiarito che sarà possibile avere il rimborso dei biglietti già acquistati per la tappa di Vasto, per quanti fossero impossibilitati a recarsi a Montesilvano il 7 settembre; biglietti che comunque potranno essere utilizzati anche per la chiusura del Jova Beach Party che si terrà a Milano Linate sabato 21 settembre.
“Il 7 settembre sarà una data epocale per Montesilvano, perché mai la nostra città ha ospitato un evento di tale portata”, ha dichiarato il sindaco Ottavio De Martinis. “Un ringraziamento doveroso va a chi ha contribuito alla concretizzazione del Jova Beach Party. Questa è una vittoria di tutti, non solo di Montesilvano o di una parte politica. Noi non siamo per la Grande Pescara, ma questo è un lavoro di sinergia. L’autorizzazione per l’evento è a ospitare 33 mila persone, ma l’indotto del concerto porterà al nostro territorio ben più persone”.
Il Servizio del Tg8:
RIFONDAZIONE COMUNISTA ” JOVA BEACH PARTY. A MONTESILVANO LE RUSPE SONO GIÀ ARRIVATE”.
Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista di Pescara in un comunicato stampa critica la decisione del Comune di Montesilvano che, in occasione del Jova Beach Party, effetuterà interventi di ripascimento sulla spiaggia. Riportiamo integralmente il comunicato stampa:
“Montesilvano è il posto ideale per il Jova Beach Party: il cemento è già sulla spiaggia! Viene da pensare che qui, gli organizzatori non hanno nulla da temere, perchè non c’è più nulla da cancellare, le ruspe sono già arrivate. Le dune cancellate e la pineta fortemente ridimensionata già negli anni ’60. Via Aldo Moro, il lungomare tra le Naiadi e Via Marinelli è costruita sull’arenile, è questa la ragione per cui la spiaggia rispetto a Pescara si accorcia dopo le Naiadi. Non è una questione di fortuna è una questione di scelte. C’è chi vorrebbe più stabilimenti, più cemento, più auto direttamente sotto l’ombrellone, invece dovremmo immaginare un turismo che permetta ancora di intravedere la spiaggia e il blu del mare tra gli alberi della pineta. Abbiamo ancora la possibilità di farlo. Qui una nostra proposta (http://www.corradodisante.it/?p=1161#more-1161)
Per il “concertone” la riviera verrà chiusa al traffico, si attiveranno navette e treni speciali per raggiungere la città e la spiaggia. Dovrebbe essere la normalità nel 2019: riviera chiusa alle auto e arrivo in spiaggia tramite treno, bici e navette, per godere del mare e del divertimento. Alternative concrete e praticabili all’uso spasmodico delle automobili, invece i politicanti, i costruttori e i balneatori continuano a moltiplicare parcheggi e cemento vista mare. Irresponsabili che ignorano a spese della collettività che i cambiamenti climatici non ci lasciano più tempo.
Comunque le ruspe sulla spiaggia pare arriveranno lo stesso per un ripascimento di emergenza. Infatti pare che l’area concerto necessita di più spazio verso il mare. I ripascimenti meccanici rubano al bilancio regionale milioni di euro ogni anno, oggi grazie alle ricerche scientifiche sappiamo che l’uso dei mezzi meccanici sulla spiaggia e i ripascimenti sono addirittura controproducenti. L’erosione è provocata principalmente dal vento, l’erosione si ferma rinaturalizzando le nostre coste: dune e alberi.
Ogni volta che piove le strade e le palazzine aldilà della pineta e la stessa via Aldo Moro tra le Naiadi e via Marinelli finiscono sott’acqua, il mare grosso già oggi impedisce alle di defluire di defluire. Cosa accadrà tra 20, 30 anni con l’innalzamento del Mar Adriatico? Cosa resterà della nostra spiaggia e delle palazzine vista mare o meglio dentro il mare? I concerti passano ed il futuro è già arrivato! E’ ora di cambiare radicalmente le nostre scelte se vogliamo ancora godere del mare e della spiaggia e di una città che ha il privilegio di affacciarsi a pochi passi dalle onde tutti i giorni dell’anno”.