Ore di attesa per l’autopsia sul corpo di Alessandro Di Nino, il 21enne soccorso all’interno di un hotel di Pescara con ferite alle gambe e poi deceduto all’ospedale: dall’esame necroscopico la causa della morte.
Dall’autopsia sul corpo di Alessandro Di Nino arriverà la verità sulla causa del decesso del 21enne, morto sabato 25 luglio 2020 nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santo Spirito di Pescara, dopo essere stato soccorso all’interno dell’albergo Holiday del capoluogo adriatico, dove il giovane aveva pernottato ed era stato trovato sanguinante con ferite da taglio sulle gambe.
L’esito dell’esame necroscopico sulla salma del ragazzo, affidato al medico legale Ildo Polidoro al lavoro già da questa mattina, servirà a direzionare meglio anche le indagini sul decesso al centro di un fascicolo contro ignoti, di cui è titolare il pm Rosangela Di Stefano, a cui spetterà chiarire i tanti lati oscuri della vicenda.
C’è da far luce sul ruolo che ha avuto il proprietario del cellulare da cui è partito il messaggio che Alessandro avrebbe inviato al padre la mattina stessa del suo decesso (“Papà, sto tornando, è tutto a posto”), così come se quei tagli sugli arti inferiori del giovane siano stati frutto di un gesto autolesionistico causato dall’assunzione di droghe o se provocati dalla mano di altri. Nodi che il giovane amico romano di Alessandro, con cui il 21enne era stato fino alla mattina dell’incidente non avrebbe saputo sciogliere davanti ai Carabinieri che lo hanno ascoltato per ore. Neppure i genitori di Alessandro conoscevano l’amico romano del 21enne, che la mattina del decesso, dopo essersi allontanto per comprare le sigarette, ha trovato il giovane agonizzante con le ferite alle gambe.
Gli esami tossicologici a cui Alessandro è stato sottoposto al suo arrivo in ospedale avrebbero intanto confermato la presenza di sostanze stupefacenti nel sangue, ma per capire di quali e quanto si sia trattato bisognerà aspettare l’esito dell’autopsia in corso da questa mattina, presenziata anche dal legale della famiglia Di Nino, Edgardo Ionata.
Il reato ipotizzato dalla magistratura è di morte in conseguenza di altro delitto.