All’indomani degli arresti dei cinque indagati per le indagini sui grandi eventi al Comune di Pescara, le intercettazioni rivelano finanziamenti illeciti ai tre politici indagati. Cuzzi soprannominato il “signor 10%”.
Nelle intercettazioni era soprannominato il “signor 10%”, l’ex assessore comunale Giacomo Cuzzi, agli arresti domiciliari nell’ambito delle indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza su delega della Procura di Pescara per l’organizzazione dei grandi eventi nel capoluogo adriatico. Le misure cautelari sono state eseguite nella mattinata di ieri, giovedì 9 luglio 2020, e, oltre a Giacomo Cuzzi, attualmente consigliere comunale di minoranza nelle fila del Pd, ai domiciliari sono finiti anche l’ex assessore Simona Di Carlo e l’ex consigliere comunale Moreno Di Pietrantonio, attualmente direttore del Serd della Asl, segretario del circolo pescarese e presidente del Pd provinciale, unitamente agli imprenditori Andrea Cipolla e Cristian Summa.
Sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori sono finiti i grandi eventi organizzati dall’assessorato presieduto da Cuzzi durante il mandato di governo cittadino della vecchia giunta Alessandrini. Tiromancino, Ermal Meta, Negrita, Afterhours, Irene Grandi, Loredana Berté, Arisa, J-Ax, Luca Barbarossa, Emis Killa e tanti altri tra concerti di Capodanno, del Primo maggio e notti bianche: dal 2014 al 2019 un quinquennio di manifestazioni di grandi nomi di fama nazionale per un totale di 21 eventi che, attraverso l’assegnazione diretta alle società dell’imprenditore Andrea Cipolla, sono costati al Comune 1 milione e 200 mila euro, con un danno erariale per l’ente che, secondo l’accusa, si tradurrebbe in termini di turbativa d’asta, oltre che di corruzione e finanziamenti illeciti. Per il procuratore Serpi infatti l’assegnazione esclusiva e diretta degli eventi all’imprenditore Cipolla avrebbe impedito all’ente, già gravato da dissesto finanziario, di conseguire risparmi attraverso la procedura di selezione stabilita dalla legge e dal codice degli appalti. Sarebbe questo dunque il primo filone d’inchiesta, partito da un esposto del 2018 in cui l’assessore veniva definito “signor 10%”. A fronte di questa assegnazione esclusiva dei grandi eventi ad Andrea Cipolla, l’imprenditore avrebbe finanziato la campagna elettorale di Cuzzi per le regionali di febbraio e le comunali di maggio del 2019.
Ma le indagini, portate avanti anche attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, perquisizioni e accertamenti, avrebbero consentito poi di allargare il campo, concentrando le attenzioni della magistratura su altri tre indagati: Moreno Di Pietrantonio, Simona Di Carlo e Cristian Summa. Quest’ultimo imprenditore sarebbe stato favorito nell’assegnazione di 10 progetti per la promozione turistica di Pescara nel periodo natalizio, per un importo di oltre 190 mila euro.
E infine il terzo filone d’indagine, che ha per protagonisti Moreno di Pietrantonio in qualità di direttore del Serd della Asl di Pescara e Simona Di Carlo, per l’assunzione dell’ex assessora alla Asl di Pescara, in cui risulterebbe coinvolta anche una funzionaria dell’azienda sanitaria locale. Le carte dell’accusa rivelano interlocuzioni della Di Carlo con Di Pietrantonio per la preparazione di un bando di concorso che avrebbe dovuto favorire la stessa Di Carlo, che al atelefono con il direttore del Serd esponeva le sue preoccupazioni circa la possibilità di un’imminente disoccupazione.
Ma dalle intercettazioni emergerebbero anche pressioni dei politici sugli imprenditori per ottenere qualcosa dall’assegnazione diretta degli eventi ai due imprenditori indagati.
Per questo a vario titolo le cinque persone finite agli arresti domiciliari dovranno rispondere dei reati di corruzione, turbativa d’asta e finanziamenti illeciti a politici e candidati. All’ex assessore Cuzzi sono stati inoltre sequestrati beni per 15 mila euro, mentre alle quattro società afferenti ai due imprenditori, sono state notificate le misure interdittive di contrarre per un anno con la pubblica amministrazione.
Intanto le indagini, non ancora concluse, vanno avanti, mentre dal Pd si apprende che Giacomo Cuzzi e Moreno Di Pietrantonio si sono autosospesi dal partito.
Si terranno nelle giornate di lunedì e mercoledì prossimi gli interrogatori dei cinque indagati, sottoposti agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per l’organizzazione di eventi e spettacoli a Pescara e per il presunto concorso truccato alla Asl della città adriatica. Lunedì mattina, davanti al gip Elio Bongrazio e al pm Luca Sciarretta, compariranno il presidente dell’assemblea provinciale del Pd, Moreno Di Pietrantonio, e l’imprenditore Cristian Summa, entrambi assistiti dall’avvocato Ugo Di Silvestre. A seguire sarà ascoltato l’imprenditore Andrea Cipolla, difeso dall’avvocato Marco Spagnuolo. Mercoledì mattina sarà la volta dell’ex assessore comunale ai Grandi eventi Giacomo Cuzzi, assistito dagli avvocati Nicola Lotti e Gianfranco Iadecola. Subito dopo sarà ascoltato l’ex assessore Simona Di Carlo, difeso dal legale Gianluca Pizzuti. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, illeciti finanziamenti elettorali e turbata libertà degli incanti.