A Pescara, dopo l’incendio di domenica scorsa alla collina di San Silvestro, l’inventario dei danni passa in rassegna ciò che resta del patrimonio arboreo. Artese (Scienze forestali): “Accompagnare la natura verso la rinnovazione del bosco”.
“Questo è un bosco di Pino d’Aleppo che è una specie endemica molto importante e tipica delle nostre zone”, ha dichiarato Caterina Artese, dottoressa in Scienze forestali. “Quello che ha colpito il bosco non è stato un fuoco che ha incenerito tutto, perché molte piante sono ancora in piedi. Inoltre il Pino d’Aleppo ha degli strobili che si chiamano serotini e che si aprono proprio al passaggio del fuoco e che, cadendo nel terreno, germoglieranno presto. Il nostro compito ora è quello di accompagnare la natura verso la rinnovazione del bosco. Il Pino d’Aleppo fruttifica in 8/10 anni. Qui si creeranno molte nuove nicchie ecologiche, per cui secondo me presto ci sarà un’esplosione di vegetazione.
L’aspetto delicato è quello del ruscellamento superficiale e quindi dell’erosione, in previsione di piogge intense e impreviste. Dunque ora sarebbe importante fare delle piccole fascinature, che possano bloccare questo ruscellamento, ma già le piante che sono rimaste in piedi con i loro fusti argineranno questo possibile fenomeno.
La vegetazione intanto ripartirò in pochi anni, se non facciamo altri danni; la natura qui si riprenderà in maniera molto rigogliosa e in tre o quattro anni sarà di nuovo tutto verde.”
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