Privacy: archiviato processo a Belén, difesa dall’avvocato di Pescara

Privacy: archiviato il processo a Belén Rodriguez, difesa dall’avvocato Andrea Monti di Pescara, dopo essere stata paparazzata mentre faceva la pipì.

I paparazzi sono avvisati: violare la privacy delle persone, seppur famose, mentre espletano i propri bisogni fisiologici, può costare anni e anni di peripezie giudiziarie e concludersi con un nulla di fatto, in barba alle previsioni di facili profitti che scatti fotografici inopportuni e di cattivo gusto promettono alla fame insaziabile di un becero voyeurismo da gossip di copertina.

Un esempio su tutti: dopo otto anni, sono stati archiviati gli atti del procedimento penale a carico di Maria Belén Rodriguez, la nota showgirl argentina che nel 2012 fu citata in giudizio insieme all’allora marito Stefano De Martino e Jorge Sebastian Perez Blanco, dopo essere stata paparazzata tra le acque dell’isola di Palmarola e il porto di Ponza, mentre faceva la pipì. Un atto di per sé privo di alcun interesse, ma talmente intimo da non poter assolutamente finire in un clic così indiscreto, al punto da innescare una serie di reazioni a catena in difesa della privacy della modella argentina, culminate con un procedimento penale per  a Latina, a carico dei tre indagati (Belén Rodriguez, Stefano De Martino e Jorge Sebastian Perez Blanco), due dei quali, Belén Rodriguez e Perez Blanco, difesi dall’avvocato Andrea Monti, professore di diritto dell’ordine pubblico dell’Università d’Annunzio di Chieti Pescara, dopo essere stati citati in giudizio dagli stessi paparazzi.

“Entrando nel merito, la vicenda è abbastanza singolare, perché una normale paparazzata si è trasformata in un’azione lesiva della dignità di chiunque, anche di un personaggio dello spettacolo come la signora Rodriguez, ripresa mentre eseguiva dei bisogni fisiologici, quindi al di fuori di qualsiasi limite di interesse delle persone a conoscere anche le vicende dei personaggi dello spettacolo”, dichiara l’avvocato Andrea Monti, legale di Belén Rodriguez. “Una volta accortisi di questi scatti totalmente inaccettabili, da parte dei miei assistiti c’è stata una richiesta a questi fotografi, che nel frattempo erano stati raggiunti, di cancellare le immagini e al loro rifiuto ne è nata una colluttazione. I fotografi hanno poi deciso di denunciare la signora Rodriguez, il marito e le altre persone presenti, originando questo procedimento che è durato veramente a lungo.
Gli atti sono stati rimessi ancora una volta alla Procura della Repubblica di Latina per valutare un’imputazione diversa, ma il pm, una volta resosi conto di quello che era veramente accaduto, ha formulato una richiesta di archiviazione, accolta dal gip proprio in questi giorni.
Il rischio che le immagini digitali della mia assistita venissero immediatamente pubblicate su qualche sito internet, a fronte appunto del rifiuto dei fotografi di cancellare le foto in questione, ha giustificato la reazione delle persone che erano state coinvolte in questa vicenda con l’epilogo che oggi conosciamo.”

Chiediamo al professor Monti com’è possibile difendersi da reati di questo genere che troppo spesso affollano le notizie di cronaca degli organi di informazione.

“La difesa penale è un lusso, inutile girarci attorno”, aggiunge il professor Monti. “Per quanto riguarda le persone comuni il consiglio che mi sento di dare è evitare di farsi riprendere anche in contesti fiduciari, cioè in condizioni nelle quali magari si dà credito a chi sta facendo la ripresa, al fine di scongiurare ogni possibile pericolo futuro.”

E per concludere col gossip, da cui tutto è partito, invitiamo il docente e avvocato pescarese a parlarci proprio di Belén.

“Quando c’è stato l’ingaggio abbiamo parlato a lungo dell’impostazione del processo e anche dopo”, racconta Andrea Monti. “Personalmente ne ho avuto un’ottima impressione: professionale, rigorosa. per nulla sopra le righe e molto pragmatica. Insomma, un’ottima professionista del mondo dello spettacolo.”

Il Servizio del Tg8:

https://www.youtube.com/watch?v=bk555OlACJU

Anna Di Giorgio: