L’Abruzzo è ufficialmente tra le regioni colpite dal sisma: oggi il presidente Luciano D’Alfonso rappresenterà la situazione regionale al capo della Protezione civile Curcio, al commissario Vasco Errani e al premier Matteo Renzi.
Almeno 400 sfollati abruzzesi tra i circa 30.000 totali, parte del patrimonio storico-abitativo regionale da inserire nella conta dei danni generale, una ferita intima e collettiva mai chiusa che si rinnova e la possibilità che non sia ancora finita, che la terra possa continuare a tremare fino a che la spina dorsale dell’Italia non avrà trovato un nuovo equilibrio: tutto questo, e anche di più, mette pone ufficialmente l’Abruzzo tra le regioni colpite dal terremoto. Certo, con le dovute proporzioni rispetto alle altre regioni – oggi Marche e Umbria e poco prima anche il Lazio – come ha sottolineato ieri il presidente Luciano D’Alfonso nello speciale del Tg8 durante il quale ha invitato a contenere le richieste allo stretto necessario per non gravare su chi deve provvedere ai territori che hanno subito i danni maggiori. Ma che l’Abruzzo faccia parte delle regioni colpite lo dimostra anche l’agenda odierna dello stesso D’Alfonso, che dopo la riunione di Protezione civile, a Pescara, per la verifica dei danni subiti, nel primo pomeriggio sarà a Roma per aggiornare incontrare il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il Commissario Vasco Errani. D’Alfonso, come gli altri presidenti delle quattro regioni interessate dal sisma, dovrebbe incontrare anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale a sua volta, alle 17, relazionerà il Consiglio dei Ministri riunito in seduta straordinaria.
La riunione del CdM, prevista per le 17, si occuperà di stilare una prima valutazione dei danni del nuovo sisma del Centro Italia e anche degli impegni immediati da assumere. Domenica il premier Renzi aveva chiesto unità alle forze politiche per superare “polemiche e divisioni” davanti alla tragedia, un’unità alla quale si era appellato anche il presidente della repubblica Sergio Mattarella.
“La macchina dei soccorsi in Abruzzo ha funzionato. Mi pare ci sia stata una perfetta adesione alle richieste di aiuto e di soccorso. C’è una capacità ormai in Abruzzo da parte delle autorità comunali, delle organizzazioni di volontariato e della macchina regionale e centrale di Protezione Civile di rispondere ad una emergenza”. Lo ha detto il presidente della Regione Luciano D’Alfonso questa mattina a Pescara, al termine della riunione di Protezione Civile per la verifica dei danni subiti in Abruzzo per il terremoto, da consegnare poi al Governo. “Abbiamo reagito – ha aggiunto – sia dislocando posti letto e materassi per la necessità del momento, ma anche stipulando convenzioni con alberghi e strutture per coloro i quali volevano una collocazione più confortevole. Noi incentiviamo questo tipo di ricovero alberghiero perché presenta le caratteristiche della massima sicurezza”. Il presidente D’Alfonso ha poi parlato della situazione attuale dopo le scosse di ieri. “Alle 14 sarò a Largo Chigi e poi dopo la riunione con i presidenti di Regione, con il Commissario Vasco Errani e con il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio incontrerò il Presidente del Consiglio Renzi. Per quell’ora voglio avere una fotografia – ha detto – aderente alla realtà dei danni subiti, dei crolli e delle lesioni, in tutti i comuni interessati che sono purtroppo diversi. Abbiamo da ieri cominciato a raccogliere tutte le segnalazioni per iniziare a razionalizzare questo quadro che mi permetterà oggi di rappresentare al Consiglio dei Ministri e al Presidente Renzi la situazione dell’Abruzzo, sul piano del patrimonio privato abitativo, del patrimonio pubblico, infrastrutturale e di quello religioso. Rappresenterò anche il numero degli sfollati e di quelli che hanno dovuto trovare una soluzione di emergenza dopo un terremoto così spaventoso, e permettermi di esprimere la mia solidarietà nei confronti delle Regioni Marche e Umbria, ed esprimo riconoscimento nei confronti dei Comuni abruzzesi che hanno saputo reagire, nonostante la differenza di intensità del danno”. “Quello che voglio rendere certo – ha concluso il presidente della Regione – è che ci sarà copertura finanziaria e normativa per ogni danno che si è verificato. Sia per il patrimonio abitativo privato che quello pubblico, che religioso. Oggi farò una disamina molto puntuale e continueremo a seguire e monitorare quello che accade nei diversi territori”.