Sulmona: è un 52enne originario dell’alto Sangro il presunto pedofilo a processo per gli abusi compiuti ai danni di una bambina, figlia di amici. Per mantenere il silenzio sulle molestie le regalava ricariche telefoniche.
I fatti si sarebbero consumati tra il 2011 e il 2013, quando la vittima aveva tra i dieci e i dodici anni. L’uomo, per il quale il magistrato Marco Billi ha predisposto la perizia psichiatrica, avrebbe molestato la bimba in più occasioni: in ascensore, in ospedale, in casa e al telefono con continue chiamate durante le quali il 52enne gemeva masturbandosi. La piccola ha raccontato anche di essere stata baciata più volte sulla bocca contro la sua volontà e di essere stata palpeggiata nelle parti intime; l’uomo le avrebbe anche mostrato i suoi genitali e raccontato barzellette a sfondo sessuale, invitandola a fare esperienza. Il silenzio della vittima era poi comprato con ricariche telefoniche.
Finché la ragazzina ha rotto il silenzio, vincendo la paura e raccontando tutto prima alla madre e poi alla polizia.
Ma la minorenne che ha denunciato gli abusi non sarebbe l’unica vittima del presunto pedofilo: anche le due figlie dell’ex compagna del 52enne sarebbero state oggetto di attenzioni morbose e moleste da parte del patrigno.
Ora dovranno essere ascoltate tutte le vittime, mentre per l’uomo è stata predisposta una perizia psichiatrica.