A Teramo un 63enne pluricensurato è stato allontanato da casa per maltrattamenti alla madre 83enne, ricoverata in ospedale per le percosse ricevute.
I Carabinieri della compagnia di Teramo nelle ultime ore hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento al nucleo familiare nei confronti di un uomo di 63 anni di Teramo, pluricensurato. Le indagini hanno confermato quanto denunciato ai Carabinieri dall’anziana madre 83enne, circa le violenze e le percosse, patite dalla donna, che da lungo tempo subiva ingiurie, vessazioni, offese, umiliazioni, percosse e minacce. La donna era talmente spaventata dal figlio che non aveva mai provato a contraddirlo o a denunciarlo.
La vicenda è venuta alla luce quando l’anziana donna è stata costretta a fare ricorso alle cure dell’ospedale Mazzini di Teramo, dove l’83enne si era recata a causa delle percosse ricevute e dove è stata curata con una prognosi di sette giorni. In quella circostanza era costretta ad andare a vivere a casa della figlia, avendo paura di rientrare a casa sua, dove viveva anche il figlio.
Gli episodi, successivamente raccontati ai Carabinieri, sono numerosi, ma tutti contrassegnati dalla soggezione psicologica e dall’ingiustificata e ingiustificabile violenza da parte dell’uomo, che oltre a essere disoccupato il più delle volte tornava a casa ubriaco e per futili motivi si scagliava contro l’anziana donna.
Al termine delle indagini i Carabinieri hanno rimesso una corposa informativa di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo che, concordando le risultanze investigative, ha indagato l’uomo per maltrattamenti in famiglia. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’allontanamento dall’abitazione familiare dell’uomo violento, imponendogli di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla madre e di non contattarla in alcun modo.