Dopo le ultime incursioni dei cinghiali nella riserva naturale di Punta Aderci a Vasto, operatori turistici, agricoltori e cittadini tornano a chiedere agli enti misure importanti per contenere il fenomeno e gestire una convivenza che diventa sempre più pericolosa.
Che gli ungulati ormai prediligano le visite nei centri abitati, dove reperire cibo diventa più semplice, non è più una novità; né lo sono gli incidenti causati sulle strade per l’attraversamento improvviso dei cinghiali, o i danni provocati alle colture nei campi visitati dagli stessi. Quel che però fa riaccendere la discussione su un fenomeno divenuto incontenibile, è che alcuni operatori turistici lamentino le disdette, giunte alle proprie strutture ricettive, di turisti spaventati dalle recenti notizie di incontri ravvicinati con le indisturbate famigliole di ungulati, che nei giorni scorsi a Vasto hanno messo in fuga alcuni villeggianti con la loro presenza. La questione è dunque tornata a essere prioritaria, tanto che ora comitati cittadini, agricoltori, automobilisti e operatori turistici chiedono a gran voce alle istituzioni che si prendano misure urgenti per scongiurare ulteriori danni economici che si riverserebbero inevitabilmente su tutto il territorio.