Dopo la “cacciata” dell’assessore dell’Italia dei valori Lelio De Santis dalla giunta comunale, in cui aveva l’importante delega al Bilancio, la maggioranza si scopre sempre più fragile e in bilico.
E la città teme ulteriori rallentamenti nel processo della ricostruzione. Anche se il sindaco Massimo Cialente – al quale proprio non è andata giù la conferenza stampa fortemente critica sull’operato dell’amministrazione tenuta dall’ex assessore insieme al capogruppo dell’Idv Giuliano Di Nicola e al consigliere Adriano Durante – insiste nel ritenere che la giunta ha, al contrario, ritrovato solo ora un suo equilibrio.
Per le opposizioni, la decisione di Cialente di fare uscire De Santis dalla giunta, presa unilateralmente, è segno di una posizione di crisi e di debolezza in cui si trova il sindaco, lo hanno spiegato Emanuele Imprudente e Daniele Ferella di “Noi con Salvini”.
Anche il segretario nazionale dell’Idv, Ignazio Messina, ha definito in una lunga lettera la scelta di Cialente “pretestuosa, immotivata e ingiustificata, nei confronti di un assessore che ha sempre mostrato lealtà”. Intanto, al di là del dibattito politico che alimenta una campagna elettorale anticipata, l’azione amministratiova resta bloccata E il lavoro si accumula negli uffici. Per Cialente è tutta colpa della mancanza di personale, un “vuoto” al quale nessun governo sino a ora a messo seriamente mano secondo il sindaco.
“I nostri dirigenti – ha commentato Cialente difendendo i dirigenti invece criticati da De Santis – lavorano ininterrottamente. Il fatto è che abbiamo al servizio 470 persone per gestire una situazione, quella di una città come L’Aquila da ricostruire, che è fuori dalla normalità”.
Il sindaco ha poi accusato De Santis di essere lui stesso a consegnare il Bilancio (in questo caso si tratta delle variazioni di Bilancio) sempre in ritardo, condizionando anche il finanziamento delle progettazioni e quindi il crono-programma dei lavori.
Difende la scelta del sindaco, il suo vice, Nicola Trifuggi:
“Lelio De Santis ha fatto le sue considerazioni in quella conferenza stampa non solo come segretario regionale del suo partito, ma anche come assessore al Bilancio, come poteva Cialente non arrivare a questa decisione?” .