Il prossimo 17 gennaio 2021 sarà ricordato nella Basilica del Volto Santo a Manoppello l’antico rito istituito nel 1208 da papa Innocenzo III che, nella seconda domenica successiva all’Epifania, detta di Omnis Terra, accompagnato dai canonici di San Pietro, portava la Veronica in processione nel vicino ospedale papale di Santo Spirito in Sassia.
Alle ore 11 sarà celebrata la messa presieduta dall’arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia. Al termine della Solenne Celebrazione, animata dal coro della Basilica diretto dal prof. Nicola Costantini, seguirà la processione con il Volto Santo all’interno della basilica e la benedizione con il reliquario contenente la sacra immagine. La celebrazione sarà ripresa dalla televisione cattolica tedesca EWTN, con la presenza del giornalista e scrittore Paul Badde. Mons. Georg Gänswein accompagnò a Manoppello papa Benedetto XVI, di cui è tuttora segretario, in occasione della storica visita del primo settembre 2006, essendo stato il primo papa a giungere pellegrino a Manoppello. Gänswein tornò altre volte in visita privata e partecipò alla prima rievocazione del rito di Omnis Terra il 16 gennaio 2016, in coincidenza con il Giubileo straordinario della Misericordia, presiedendo la celebrazione della messa in Santo Spirito in Sassia, La celebrazione avverrà nell’osservanza delle disposizioni governative dirette al contenimento dell’epidemia. Per favorire comunque la più ampia partecipazione, anche dall’estero, la celebrazione verrà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook “Basilica Volto Santo di Manoppello.”
Per informazioni: Santuario del Volto Santo – rettore p. Antonio Gentili tel. O85 859118 – email rettore@voltosanto.it – Rivista del Volto Santo di Manoppello
Brevi cenni storici
Papa Innocenzo III, nell’anno 1208, nella seconda domenica successiva all’Epifania – denominata di Omnis Terra ”, secondo le parole del Salmo 65 – “Omnis terra adoret te, Deus, et psallat tibi!” (“A te acclami tutta la terra, a te canti inni, o Dio”) – istituì la processione in cui, accompagnato dai canonici di San Pietro, portava il simulacro del Volto Santo (la cosiddetta Veronica) nella vicina chiesa di Santo Spirito in Sassia. Qui il Papa benediva i malati dell’antico ospedale dei pellegrini, che lui stesso aveva fatto ricostruire e potenziare, dopo che erano andati in rovina gli originari edifici della Schola Saxonum, fondata nel 727 da Ina, re dei Sassoni occidentali dell’antica Britannia (Wessex). La denominazione della chiesa di S. Spirito richiama tuttora quel periodo mantenendo il riferimento a “Sassia” o “Saxia”
Ad Innocenzo III viene riconosciuto l’inizio del culto pubblico della Veronica.
Una trecentesca illustrazione contenuta nel “Liber Regulae Hospitalis Sancti Spiritus” (Regola dell’Ordine Ospitaliero di S. Spirito), mostra Innocenzo III con il velo della Veronica nella mano destra, con al di sotto il saio degli ospitalieri con la classica doppia croce, simbolo dell’ospedale di S. Spirito, mentre con l’altra mano il papa concede la Regola a Guido da Montepellier, che aveva chiamato a guidare il neo costituito ordine.
L’illustrazione documenta il Volto della Veronica com’era prima che scomparisse durante il Sacco di Roma (1527), ossia con gli occhi aperti, rispetto a immagini e copie con gli occhi chiusi, diffuse in tempi successivi al XVII secolo. Secondo alcuni studiosi il Volto Santo sarebbe stato posto in salvo a Manoppello.
Il rito di Omnis Terra si è ripetuto per diverso tempo, per poi cadere in disuso nel corso dei secoli.
Nel corso del Giubileo straordinario (Misericordiae Vultus) indetto da papa Francesco, il 16 gennaio 2016 – con un memorabile pellegrinaggio da Manoppello a Roma – è stata rievocata la processione da San Pietro a Santo Spirito in Sassia. Devoti da Manoppello e altre località, accompagnati dai canti del coro della basilica, hanno portato la replica del Volto Santo, racchiusa in antico ostensorio d’argento di inizio Novecento, alla basilica di Santo Spirito in Sassia, dove rimase esposta fino al giorno successivo.
Mons. Ganswein affermò: “Facciamo però memoria del fatto che qui 808 anni fa, per la prima volta, papa Innocenzo III fece portare in processione il Santo Sudario di Cristo da S. Pietro a S. Spirito. Si trattava di quel velo santo che ci mostra “il volto umano di Dio”, del quale papa Benedetto XVI non si è mai stancato di parlare; ovvero “il volto vivo della misericordia del Padre” al quale papa Francesco ha dedicato quest’Anno giubilare. Si tratta di una copia di quell’antico originale che papa Innocenzo III mostrava ai pellegrini e che da quattrocento anni è custodito in Abruzzo, sull’Adriatico, in una zona periferica dell’Italia, da dove oggi per la prima volta è stato riportato nel luogo in cui ebbe inizio il suo culto pubblico”.
A conclusione della sua omelia, mons. Ganswein ha sottolineato con emozione: “Il volto di Cristo è il primo, il più nobile e più prezioso tesoro dell’intera cristianità, di più: di tutta la terra. Omnis terra!
Per molti il pensiero di mons. Gänswein rifletterebbe quello di papa Benedetto XVI che rimase molto impressionato dalla visita nel Santuario del Volto Santo che elevò a basilica pochi giorni dopo.
Il rito è stato ripetuto negli anni successivi a Manoppello. Nel 2017 e 2018 a presiedere la celebrazione fu mons. Americo Ciani, canonico di San Pietro, nel 2019 furono presenti il cardinale Gerhard Ludwig Müller, insieme agli arcivescovi di San Francisco Salvatore J. Cordileone e della diocesi di Chieti-Vasto, Bruno Forte , mentre nel 2020 partecipò il cardinale svizzero Kurt Koch.
La rievocazione dell’antico rito in questi anni è stata l’occasione per autorevoli espressioni di cardinali e vescovi improntati al riconoscere la Veronica nel Volto Santo.