Come si fa a vincere contro la pizza napoletana, conosciuta in tutto il mondo?
Se lo dice anche Walter Capezzali, presidente del Comitato promotore per la canidadtura della Perdonanza celestiniana a patrimonio immateriale dell’Unesco, allora è proprio vero. “L’arte dei pizzaiuoli napoletani” sarà l’unica candidatura Italiana nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco per il 2016. E tanti saluti alla Perdonanza Celestiniana, l’annuale Giubileo, antesignano di quello del Vaticano, che da 722 anni si celebra all’Aquila per volere di Papa Celestino V.
A decidere la candidatura dell’ “Arte dei pizzaiuoli napoletani” è stata all’unanimità la Commissione nazionale italiana per l’Unesco su proposta del ministero dell’Agricoltura e con il sostegno del ministero degli Esteri, dell’Università, dell’Ambiente, dell’Economia.
A sostenere la Perdonanza, invece, soltanto quello della Cultura. Ci sono molti interessi economici, dice Capezzali, che però prospetta una speranza di essere ripescati già quest’anno.
Il servizio del Tg8: