Diversi gli episodi, l’ultimo di due giorni fa, nei quali gli automobilisti imboccano l’Asse Attrezzato contromano, mettendo a serio rischio l’incolumità loro e degli altri. Ma cosa c’è alla base di questi episodi? Parla l’esperto.
L’altro ieri, due anziani a bordo della loro auto hanno imboccato contromano la rampa dell’Asse Attrezzato di piazza della Marina, un episodio che segue di poche ore un altro in cui una donna di 79 anni, aveva seminato il terrore facendo inversione a U, a bordo della sua Fiat Panda. Lo scorso febbraio, stesso episodio, con un uomo che ha percorso un tratto di Asse nei pressi del cementificio, nel senso di marcia opposta. E pochi giorni fa, ci si è messo anche un cane a seminare il panico tra gli automobilisti, sulla circonvallazione di Pescara. Fortunatamente in tutti questi casi è stato evitato l’irreparabile. Epilogo tragico, invece, lo scorso dicembre, per lo schianto tra due auto, all’altezza di Dragonara, che è costato la vita a due persone, l’autista del mezzo che procedeva contromano e l’incolpevole automobilista che non ha potuto evitare la vettura che gli si è parata davanti. Ma cosa c’è alla base di tutto questo? Distrazione? Segnaletica non adeguata? Poca attenzione per le indicazioni stradali? Ernesto Grippo, componente dell’associazione nazionale Comandanti di Polizia Municipale, spiega che spesso, alla base degli incidenti stradali c’è la disattenzione, la distrazione dovuta non di rado all’uso improprio del cellulare.
Insomma, spiega Grippo, se è vero che i Comuni dovrebbero spendere di più in prevenzione e sicurezza delle strade, è anche vero che gli automobilisti dovrebbero essere più disciplinati e accorti nella guida. Nell’ultimo e negli altri casi di anziani, soprattutto, che hanno preso l’Asse Attrezzato contromano, Grippo chiarisce che la segnaletica c’è, almeno quella verticale, mentre manca, spesso, quella orizzontale. Ma il problema non è solo per l’Asse. Pericolosissimo percorrere contromano le vie cittadine, spesso strette, a discapito di pedoni ed altri automobilisti.
Inoltre, secondo Grippo, occorrono più controlli da parte delle forze di Polizia, come deterrente per quei comportamenti sbagliati di chi è alla guida, che mettono a repentaglio la propria vita e l’altrui. Grippo chiede una attenzione maggiore per la sicurezza di pedoni e ciclisti, invita gli automobilisti ad una maggiore prudenza e i Comuni a spendere, come prevede la legge, il 50% degli incassi delle multe e contravvenzioni, proprio per la sicurezza sulle strade.