L’ennesima rottura, forse non l’ultima, si è consumata ieri, e ancora attorno all’assessore Carla Di Biase, alla quale i ribelli di Forza Italia, suo ex partito, vogliono togliere la delega.
Il sindaco Di Primio e i suoi però non gradiscono affatto il tentativo dei cinque ribelli di imporre, oltre all’intervento, anche la terapia. In attesa del prossimo consiglio comunale sul bilancio, previsto il 12 e 13 agosto, svolazzano strascichi e brandelli dell’ultimo, tra ultimatum e proclami. Il sindaco Di Primio nel frattempo si è concesso una breve vacanza, ma al telefono ci ha assicurato che tornerà in tempo per l’appuntamento decisivo.
“Da mesi ci chiedono di togliere la delega al commercio alla Di Biase. Ora lo abbiamo fatto, ma non basta. Credo che questo dimostri solo che il virus di Teramo non è stato debellato. Dicono di tenerci tanto alla Teate Servizi e al Marrucino, eppure non si preoccupano se la giunta cade. A questo punto mi piacerebbe che questi signori, ai quali abbiamo dato risposte su tutto, venissero in consiglio comunale, ci mettessero la faccia votando no al bilancio e così ce ne andiamo tutti a casa. Io sono comunque tranquillo. Ribadisco che abbiamo già dato disponibilità a togliere la delega del commercio a Carla Di Biase, non possono pretendere pure di imporci un nome”.
Il rimpasto di giunta era stato al centro anche della riunione di ieri, seguita alla decisione collegiale di restituzione delle deleghe. L’incontro si è concluso con un nulla di fatto.