Sarebbe scaturito da una lite legata alla guida l’uxoricidio compiuto nei pressi di Torino di Sangro. Interrogato oggi Domenico Giannicchi, accusato di omicidio volontario aggravato dal rapporto di coniugio e dai futili motivi.
L’interrogatorio di Giannicchi è durato una quarantina di minuti; l’uomo ha risposto alle domande precisando che la lite con la moglie verteva attorno alla guida della macchina a bordo della quale i due coniugi si trovavano al momento del fatto. Domenico Giannicchi, che si trova in carcere, era seguito da uno psicoterapeuta per problemi psichici. L’avvocato di Giannicchi, Alberto Paone, sta valutando se avanzare richiesta di perizia psichiatrica sul suo assistito.
Domenico Giannicchi, 68 anni e Luisa Ciarelli, 65 anni, si stavano recando in paese in automobile. Il fatto è accaduto nella mattina di venerdì 29 novembre. La donna, dopo essere scesa dall’auto, è stata colpita più volte alla nuca con un bastone, poi recuperato dai carabinieri in mezzo alla vegetazione nei pressi di una curva. La tragedia è stata preceduta da una colluttazione tra i due, sia a casa che in macchina, tanto che il marito successivamente ha dovuto fare ricorso alle cure mediche del pronto soccorso dell’ospedale Renzetti di Lanciano per le ecchimosi e le lesioni riportate.
L’autopsia sarà eseguita domani mattina, all’ospedaleclinicizzato “Santissima Annunziata” di Chieti dal medico legale Chistian D’Ovidio.
Il servizio del Tg8