Coronavirus Abruzzo, riunioni nelle Prefetture

Ieri a L’Aquila e oggi a Teramo: si susseguono le riunioni sul Coronavirus convocate nelle Prefetture abruzzesi. Attenzione ai finti tamponi “porta a porta”.

Questa mattina il Prefetto di Teramo Graziella Patrizi al tavolo con il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, i vertici della Asl teramana e i sindaci del territorio. Presenti all’incontro anche il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, e, per la Asl, il direttore generale facente funzione, Maurizio Di Giosia.

Al centro dell’incontro il Coronavirus e le disposizioni emanate dal Governo in tema di prevenzione, contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica.

 “Ribadiamo che al momento non esiste alcuna emergenza sanitaria  in provincia di Teramo e che, congiuntamente, le istituzioni e l’azienda sanitaria locale stanno lavorando alacremente per contrastare una eventuale situazione d’allarme, monitorando tutti i casi considerati sospetti – ha dichiarato il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, presente all’incontro – a tal proposito ricordiamo ai cittadini che la Asl di Teramo ha attivato il servizio di help desk telefonico al numero 800090147 a cui rivolgersi per segnalare situazioni sanitarie da verificare”.

Anche a L’Aquila si è tenuta in Prefettura una riunione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica e dedicata all’esame della problematica connessa alla diffusione sul territorio nazionale del Coronavirus. All’incontro, presieduto dal prefetto Cinzia Torraco, hanno preso parte i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, delle Forze Armate, della Regione, della Provincia, del Comune dell’Aquila e delle autorità sanitarie.

“Si è condivisa – si legge nella nota della Prefettura – l’esigenza di raccomandare alla popolazione l’osservanza delle disposizioni in materia di prevenzione della diffusione del virus, emanate dal Ministero della Salute e dalla Regione Abruzzo. Alle Forze di polizia è stato affidato il compito di vigilare i luoghi di stoccaggio di farmaci e materiale sanitario ed i presidi ospedalieri.

In merito ai casi già accertati sul territorio nazionale relativi a falsi operatori di Asl e Croce Rossa ed a proposte di effettuazione di tamponi “porta a porta”, si raccomanda di rivolgersi alle Forze dell’Ordine ove si presentassero tali situazioni e si ribadisce che le prestazioni sanitarie vengono effettuate esclusivamente nei presidi sanitari abituali e riconosciuti”.

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Marina Moretti: