In Abruzzo il 67,3% della popolazione intervistata considera l’auto il mezzo più sicuro per i propri spostamenti e continuerà a usarla anche quando si raggiungeranno zero contagi Covid e arriverà il vaccino.
Il 78,2% degli abruzzesi desidera una mobilità realmente sostenibile, con autoveicoli sicuri ed ecologicamente puliti; il 21,8% punta sui monopattini elettrici, mono-ruota o biciclette.
L’80% del campione si sente sicuro di sé stesso alla guida del proprio mezzo, poiché ritiene che la sicurezza stradale dipenda prima dal guidatore, poi dagli pneumatici.
La pandemia ha cambiato le esigenze di mobilità degli abruzzesi innescando nuove paure, nuove necessità e abitudini.
La seconda edizione dell’Osservatorio Mobilità e Sicurezza realizzato da Continental ha tracciato una fotografia del vissuto, delle percezioni e delle aspettative degli utenti della strada oggi e nel prossimo futuro. Per offrire uno spaccato completo dell’Italia, regione per regione, di come la pandemia ha cambiato le persone e come l’industry automotive sta reagendo al cambiamento, Continental si è affidato ai due importanti istituti di ricerca Euromedia Research e Ernst & Young.
Come si muovono gli abruzzesi in epoca Covid
In questo momento di ricerca di una nuova normalità e di convivenza con il Covid-19, l’automobile è ritenuta dal 67,3% degli abruzzesi il mezzo più sicuro con cui muoversi ed è percepita oggi come sinonimo di prudenza responsabilità. Un dato rilevante, spiegabile soprattutto dal sentimento negativo di ansia (36,4%) che accompagna gli abitanti della regione e che si configura come il motivo principale dei loro cambiamenti di abitudini.
Il 43,6% degli intervistati dichiara di spostarsi in modo differente rispetto al periodo pre Covid-19, o per timore di prendere i mezzi pubblici (56%) o perché sperimenta nuove modalità di lavoro e studio, come smartworking o didattica a distanza (32%).
Da questo ultimo punto ne deriva anche una riduzione drastica degli spostamenti (44%) e del conseguente bisogno di mobilità.
Queste nuove abitudini sono destinate a durare nel tempo? In linea con i risultati ottenuto a livello nazionale, anche in Abruzzo non si prevede di tornare alle abitudini pre-covid a breve. Il 96% degli abruzzesi manterrà le nuove abitudini “sicure” di spostamento anche in autunno e in inverno, l’80% anche quando sarà finita la pandemia e arriverà il vaccino.
La centralità dell’automobile
Dal cambio delle abitudini e dalle intenzioni di comportamento futuro emerge una mobilità che ha ancora, al centro, l’automobile come il principale e prescelto mezzo di trasporto. Un mezzo che gli intervistati desiderano sostenibile, sia dal punto di vista economico che da quello ambientale, e in grado di garantire spostamenti sicuri, efficienti e puliti.
Ma gli abruzzesi sono orientati ad acquistare un nuovo veicolo e a cambiare quello attuale? Poco più della metà degli intervistati dice di no (50,9%) o per motivi economici (il 39,3% del sub campione) o perché ritiene ancora affidabile il proprio mezzo (32,1%) o ancora per la mancanza di incentivi adeguati (10,7%).
Lo scenario cambia davanti all’ipotesi di poter usufruire di incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli ecologici: in presenza di aiuti da parte dello Stato o delle Regioni, il 65,5% si dichiara propenso ad utilizzarli e cambiare la propria auto. Il 22,2% sceglierebbe un autoveicolo elettrico, il 14,8% ad alimentazione ibrido plug-in, anche se la maggioranza rimane ancora al tradizionale mezzo a benzina (33,3%).
La trasformazione delle città
In previsione di un ritorno alla completa “normalità”, si avverte la necessità di ripensare la struttura, le viabilità e le infrastrutture delle città. Il 78,2% degli abruzzesi desidera una mobilità fatta di sostenibilità vera che rispetti l’ambiente e che veda come protagonisti autoveicoli sicuri ed ecologicamente “puliti”, e non una mobilità fatta di monopattini elettrici, mono-ruota o biciclette (21,8%).
Consultati sulle misure utili per mantenere le città decongestionate dal traffico e più vivibili da un punto di vista di qualità dell’aria, il 40% propone di promuovere la mobilità ciclistica attraverso l’ampliamento di piste ciclabili, il 36,4% suggerisce il potenziamento dello smartworking e dei servizi di prossimità, il 32,7% un maggior sostegno al trasporto pubblico e il 30,9% consiglia di puntare sull’elettrificazione dei veicoli.
In controtendenza rispetto alla percezione comune degli italiani, la maggioranza degli abruzzesi (50,9%) crede che il proprio Comune sia pronto ad accogliere questi cambiamenti di tipo sociale e strutturale.
Sostenibilità e ambiente
I blocchi della mobilità e delle attività produttive che hanno caratterizzato il lockdown hanno inciso positivamente sull’ambiente e, di pari passo, sembrava essere aumentata la consapevolezza e la sensibilità degli italiani rispetto al tema “ecosostenibilità”. Tuttavia, finita la fase emergenziale, questo trend sembra diminuire: più della metà degli intervistati (61,8%) dichiara infatti di prestare attenzione alle tematiche green come prima dell’emergenza sanitaria, se non in maniera inferiore.
Sicurezza stradale
L’80% si sente sicuro delle proprie capacità alla guida del proprio mezzo di trasporto. Da cosa dipende la sicurezza stradale secondo i cittadini? L’elemento più importante viene ricondotto alla figura del guidatore (50,9%). Seguono poi gli pneumatici (21,8%), i sistemi di guida assistita (10,9%) e le cinture (5,5%).
In questo contesto, rispettare il codice della strada significa compiere un atto di responsabilità verso sé stessi e gli altri utenti della strada (63,6%), adottare un comportamento che tutela dal rischio di incidenti (21,8%) ed evita di incorrere in sanzioni (12,7%), mentre per l’1,8% è un limite che impedisce loro di godere appieno delle prestazioni del proprio veicolo.