Su Rete8 stasera “Il lato positivo” della funicolare

La puntata di questa sera del programma di Rete8 Il lato positivo, registrata a Ortona prima dell’emergenza Coronavirus, porterà i telespettatori alla scoperta di un mezzo di trasporto poco conosciuto ma di grande fascino: la funicolare.

Partendo da città come Lisbona, Praga, Bergen, Napoli, Bergamo e altre, il viaggio si concluderà in Abruzzo, a Ortona. Proprio qui infatti, alle fine dell’Ottocento, approdò l’ingegnere bergamasco Alessandro Ferretti, che venne incaricato del progetto dall’amministrazione comunale del tempo.

Oggi la funicolare di Ortona non esiste più, c’è però chi si occupa di ricordarla attraverso la valorizzazione del luogo che l’ha ospitata. La troupe di Rete8 – la giornalista Marina Moretti e il regista Antonio D’Ottavio – è andata a Ortona per raccogliere le storie del gruppo di ZooArt, l’associazione che ha in gestione l‘area della vecchia stazione della Funicolare, i cui binari congiungevano la passeggiata orientale con la marina. È così che, in un certo senso, la funicolare è stata recuperata, anche se non nella sua funzione originaria, e grazie a ZooArt vive una nuova vita, libera e artistica.

Nell’immaginario collettivo lo zoo rappresenta da sempre il luogo domenicale di svago familiare. Un tempo gli animali esotici venivano catturati per essere ammirati nei grandi giardini, nei serragli imperiali e nelle gabbie. Ce n’erano anche a Ortona, utilizzate fino a qualche anno fa, nei pressi della stazione della filovia. ZooArt ha cambiato la loro funzione destinandole all’arte, al cinema, alla musica, alle performance. Ed è su questo intervento che, partendo dalla storica Filovia, si snoderà il racconto televisivo de Il lato positivo, in onda questa sera alle 21 e in replica venerdì alle 22.

Gabriele Orlando Lacché e Tommaso D’Anchini hanno deciso di rivalutare lo spazio dello zoo di Ortona, dandogli una nuova identità e trasformandolo in ZooArt. Uno spazio non convenzionale, persino paradossale, visto che è l’arte stessa a mettersi in gabbia, ma solo per poterne uscire libera e aperta a tutti.

 

Marina Moretti: