Un prelievo multiorgano è stato eseguito all’ospedale San Salvatore dell’Aquila grazie alla generosità dei familiari di un ragazzo deceduto sabato scorso.
Gli organi da trapiantare sono andati a due pazienti abruzzesi e ad altri che risiedono nel centro-nord. Il prelievo ha riguardato reni, trapiantati all’Aquila, fegato, trasferito a Roma, e cuore, a Bologna. Le operazioni per definire l’idoneità del donatore e assegnare gli organi sono partite intorno a mezzogiorno, coinvolgendo molti dei reparti e dei servizi dell’Ospedale San Salvatore, ognuno con un compito preciso e cruciale all’interno della filiera. La delicata macchina del prelievo è partita domenica: tre équipe chirurgiche, una dell’ospedale aquilano e due provenienti dal capoluogo emiliano e dalla capitale, hanno lavorato quasi in contemporanea per espiantare gli organi da trasferire nei luoghi di destinazione. I reni, unici organi rimasti all’Aquila, sono stati trapiantati a due pazienti abruzzesi nel centro trapianti del presidio aquilano. Da gennaio ad oggi all’ospedale San Salvatore sono stati effettuati 29 trapianti di reni, di cui 27 da cadavere e 2 da vivente.
“Un ottimo bilancio – si legge nella nota della Asl – reso possibile dalla crescente generosità manifestata durante l’anno corrente dai familiari dei donatori, con sensibile aumento delle autorizzazioni al prelievo. I medici del centro trapianti di rene del capoluogo regionale ringraziano la grande disponibilità dei parenti che, in momenti molto dolorosi, danno prova di sensibilità e altruismo, dando l’assenso al prelievo, rendendo così possibile salvare o migliorare la vita di altre persone che sono da anni in attesa di trapianto”.