Dopo il sì del Consiglio regionale d’Abruzzo al referendum con cui la Lega punta all’abrogazione della quota proporzionale, si dice soddisfatto anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Guerino Testa.
Testa, nel suo intervento in aula, ha dichiarato:
“Il sistema proporzionale è stato bocciato ben 26 anni fa dai cittadini, nel referedum del 1993 che vide un’elevata affluenza alle urne. Ed è assurdo, oltre che incomprensibile, che oggi ci sia chi, come il Movimento 5 stelle che tanto acclama i principi di giustizia e di democrazia ed antepone sempre (evidentemente solo a parole) il bene degli abruzzesi, stia maldestramente tentando di farlo risorgere. Il ritorno ad un sistema proporzionale sarebbe un fatto gravissimo perché andrebbe contro la volontà degli italiani. La legge elettorale è un tema centrale in un sistema democratico perché deve garantire di consegnare al Paese una maggioranza ed un governo capaci di durare tutta la legislatura. È in quest’ottica che noi di Fratelli d’Italia siamo favorevoli alla proposta della Lega di abrogare la quota proporzionale dal Rosatellum e renderlo un maggioritario puro. Opporsi, viceversa, vorrebbe dire arrendersi all’ingovernabilità con tutte le conseguenze che ne deriverebbero. Scenario, questo, nient’affatto futuristico considerati i beceri teatrini cui stiamo assistendo a livello nazionale e regionale con l’unico scopo di salvare qualche poltrona di compagni e compagnucci. E’ oramai sotto gli occhi di tutti che gli esponenti del Movimento 5 stelle stiano tentando di restaurare la prima Repubblica, realtà ben lontana dalle loro promesse. Con quale obiettivo?”.
Una domanda alla quale Testa risponde citando Giorgia Meloni: “Per costruire un sistema che consenta l’inciucio eterno e impedire alle forze politiche che sono maggioranza nella Nazione di andare al governo. Fratelli d’Italia – conclude – è contro questo scempio e metterà in campo ogni azione, costituzionalmente riconosciuta – ha concluso Testa – per evitare che tutto ciò avvenga. Per il bene di tutti, della Nazione e del nostro Abruzzo”.
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