Sono pronti i ristori, in totale 240 mila euro, per i giorni di chiusura delle attività disposti tra marzo e aprile nei Comuni ricadenti nelle zone rosse dell’Abruzzo.
Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha approvato la proposta del presidente Marco Marsilio. Sono dodici i Comuni che, all’epoca, hanno affrontato un totale di 395 giorni di chiusura. Questa la ripartizione dei fondi: Arsita (18.104 euro), Bisenti (20.909 euro), Castiglione Messer Raimondo (21.878 euro), Castilenti (19.655 euro), Montefino (18.598 euro), Civitella Casanova (15.526 euro), Elice (18.432 euro), Farindola (17.710 euro), Montebello di Bertona (16.376 euro), Penne (46.351 euro), Picciano (11.958 euro), Frazione Villa Caldari di Ortona (14.499 euro).
Soddisfazione per questo ulteriore tassello che “concretizza la politica di sostegno del Governo regionale e attua le misure individuate con le leggi Cura Abruzzo 1 e 2” è stata espressa da Marsilio.
“Sosteniamo l’Abruzzo senza che il Governo nazionale abbia stanziato fondi aggiuntivi ma grazie al coraggio, alla prontezza e alla lungimiranza della strategia regionale nel bloccare la scure dello Stato sulle risorse non spese dal territorio che stavano per andare perdute. – ha detto Marsilio – Nonostante le critiche delle forze di opposizione e di quei soggetti attuatori finiti nella lista nera degli inadempienti abbiamo perseguito la strada, seppure burocraticamente lunga, che attraverso la riprogrammazione e l’accordo con i Ministeri, ha reso fruibile queste somme che ora mettiamo immediatamente a disposizione del territorio. Tutti i ristori della Regione, a partire dal bonus famiglia, sono possibili grazie al tesoretto che il Governo regionale ha salvato, in barba al lassismo di coloro che non hanno mai realizzato quello che era stato promesso agli abruzzesi, danneggiandoli due volte”.