Tre milioni di euro a partire dal 2016 permetteranno alla scuola di dottorato internazionale e di alta formazione dell’Aquila “Gran Sasso science institute“, attivato dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare quattro anni fa come “Centro nazionale di studi avanzati”, di essere stabilizzato e continuare le attività che in pochi anni di vita lo hanno già distinto nel panorama internazionale scientifico.
Pur tra tante difficoltà, soprattutto organizzative, con lamentele qualche volta emerse proprio dalla voce dei suoi ricercatori, e nonostante il disagio per studenti che arrivano dalla Spagna, dal Pakistan, dall’Afghanistan e tanti altri Paesi del mondo, di vivere in una città terremotata, il Gssi è un gioiello nel panorama scientifico.
Con l’approvazione ieri del decreto legge in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca, il consiglio dei ministri riconosce in sostanza il Gran Sasso Science institute. Un passaggio importante per il futuro di un istituto innovativo che, a pochi anni dalla sua nascita è riuscito a distinguersi come centro di eccellenza a livello internazionale, riuscendo ad attirare docenti di prestigio e decine di studenti dall’estero ogni anno. L’istituto fa ricerca avanzata in Fisica delle astroparticelle, in Matematica, in Scienze dei computer e Studi urbani.
Poco più di un mese fa il Gssi è finito al centro dell’interesse mondiale grazie alla sua collaborazione di successo nell’esperimento internazionale “Grawiton“, che ha portato alla scoperta delle onde gravitazionali teorizzate cento anni fa da Albert Einstein. “Una grandissima soddisfazione”, è il commento del direttore dell’ Gssi, Eugenio Coccia, per il quale “il sistema di ricerca e formazione superiore italiano si arricchisce di una nuova e originale istituzione”, prosegue, “l’attrattività che abbiamo dimostrato a livello internazionale è anche un segnale incoraggiante per l’Abruzzo e per L’Aquila, dove insieme all’Università e ai Laboratori del Gran Sasso possiamo creare le condizioni per una vera città europea della conoscenza”.
Orgoglioso anche il presidente dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, Fernando Ferroni. Non sono mancati gli auguri del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, che parla in un comunicato di:
“Un’eccellenza particolarmente importante per il sistema nazionale e anche per il territorio abruzzese che di recente abbiamo visitato insieme al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Questa stabilizzazione – prosegue la Giannini – si inserisce nella cornice della strategia di governo sulla ricerca: investimenti mirati e attenzione ai giovani”.
Soddisfazione per la notizia che il Governo ha riconosciuto l’importante ruolo del Gran Sasso Science Institute” la esprime, in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa, il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio aggiungendo che lo stanziamento di 3 milioni di euro ed il riconoscimento internazionale del Gssi sono di “vitale importanza per la regione Abruzzo”. “Questo è il giusto premio per il grande lavoro scientifico svolto dai ricercatori del Gssi sulle onde gravitazionali. Inoltre pone l’Istituto in un contesto di assoluto rilievo nazionale in quanto sono soltanto cinque gli Istituti in Italia ad avere tale riconoscimento ed il Gssi è l’unico nel centro-sud del Paese. Sono certo che il Gssi saprà fare sinergia con tutte le università abruzzesi, con i grandi centri di ricerca e tutto il sistema della conoscenza regionale”.
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